“Io sono stata molto fortunata nella mia vita.
Ma se le cose fossero andate diversamente, se non avessi incontrato alcune persone, se avessi preso decisioni diverse, sì, avrei potuto avere un destino molto più simile a quello di Fernanda”.
Smessi i lustrini della tv, Vladimir Luxuria diventa Princesa, protagonista assoluta dello spettacolo che Fabrizio Coniglio ha tratto dalla storia vera di Fernanda Farias De Albuquerque, trans brasiliana la cui tormentata vita fu raccontata in un’autobiografia scritta a quattro mani con Maurizio Iannelli durante un comune periodo nel carcere di Rebibbia. E cantata da Fabrizio De André nell’album Anime Salve. Al debutto al Festival di Borgio Verezzi (SV) il 26 e 27 luglio, lo spettacolo sarà al Teatro Tor Bella Monaca di Roma il 5 agosto e poi in tournée la prossima stagione. “Era scritto nelle stelle – racconta Vladimir Luxuria all’ANSA -. Quando ancora vivevo al Pigneto, a Roma conobbi Iannelli in un ristorante e mi regalò il libro, che mi commosse moltissimo. Tempo dopo, per lavoro andai a casa di Dori Ghezzi e mi sedetti su una poltrona. Fu lei a dirmi: ‘sai che proprio lì Fabrizio ha cominciato a studiare le prime note di Princesa insieme a Ivano Fossati’?”. Nata Fernando, nella più povera campagna brasiliana, abusata a otto anni, cresciuta senza un padre, Princesa non si riconosce nel suo corpo e sin da piccolo vuole essere una ragazza. Si trucca, gioca con le bambole, prende i vestiti alla sorella, anche di fronte alla reazione violenta della madre e di tutto il paese. Poi fugge nelle grandi città: Salvador, Rio. “E lì come unica via, trova la strada e la prostituzione – racconta Luxuria -. La Polizia militare la prende a calci fino a spaccarle addirittura un seno che si era appena rifatta”. In Italia il destino non è più roseo. “Sognava l’amore – prosegue l’attrice -. Invece ha trovato tutti sfruttatori, tutte persone che non avevano il coraggio di ammettere i propri sentimenti. In questo mi sono un po’ rispecchiata, ripensando a quegli uomini che quando si accorgono che c’è un coinvolgimento emotivo spariscono, perché non hanno il coraggio delle proprie azioni davanti alla società”. La vita di Princesa finirà nel 2000, a 37 anni, tra alcool, droga, sieropositività e una condanna per tentato omicidio. “Il messaggio? Di stare attenti a dare giudizi sommari, anche quando ci si ritrova davanti agli ‘ultimi’. Perché non si sa cos’è che li ha portati fino a quel punto”, riflette l’attrice. La sua storia, che Coniglio ha scritto raccogliendo testimonianze e lettere d’amore, resta più attuale che mai. “Penso alle persone trans che nel mondo vengono perseguitate e rischiano la vita – dice Luxuria -. In Russia, come anche in Ungheria, è stata da poco approvata anche una legge che vieta il cambio di sesso: non potranno neanche realizzare il sogno di diventare quello che si sono sempre sentite di essere. Credo sia davvero una dichiarazione di guerra. In Italia? Per fortuna una legge per il cambio di sesso c’è, però consultori e ospedali dove farlo sono pochissimi”. Con un passato da deputata e da sempre schierata in prima linea per i diritti civili, ha mai pensato di tornare in politica? “Da più parti mi hanno chiesto di candidarmi sindaca di Foggia, la mia città, la stessa da cui sono andata via perché mi stava stretta e dove, anche io, ho preso le botte – risponde -. L’idea mi emoziona e commuove, ma per onestà preferisco dare una mano da un altro punto di vista, magari culturale”. Un sogno invece? “Mi piacerebbe condurre un programma mio in tv, magari qualcosa più di racconto – conclude – perché credo di avere anche questo coté”.
(ANSA)