Venezia cinema: Cavani, prima donna Leone carriera è ingiusto


“Sono la prima persona donna a ricevere questo premio. Trovo che non sia del tutto giusto. Ci sono donne, sceneggiatrici, registe che lavorano bene al pari degli uomini e dobbiamo dargli la possibilità di essere viste. Il festival dovrebbe considerare anche che le donne possono fare bei film. Io sono la prima donna a ricevere il leone alla carriera. Serve equilibrio in questo senso e mi auguro che questo inizio abbia un seguito”. Lo ha detto Liliana Cavani ritirando da Roberto Cicutto, presidente della Biennale cinema, e da Charlotte Rampling il Leone d’oro alla carriera.
“L’annuncio del premio mi ha colto di sorpresa, pensavo di essere una sarta che ha solo un gruppo di clienti affezionati”, ha detto la regista, che poi ha ricordato: “Ho iniziato a fare documentari con la Rai sulla guerra peggiore di sempre e per questo, di fronte alle immagini della seconda guerra mondiale, ho scoperto cose terribili. Non potete immaginare cosa ho potuto vedere. Per me è stata una cosa importante. La Storia è fondamentale – ha detto ancora – sempre dalla Storia ho ricevuto notizie di Francesco d’Assisi che parlava di pace durante le crociate. Devo al cinema il bello di poter comunicare i miei pensieri, me lo hanno insegnato in particolare due registi, Vittorio De Sica e Ingmar Bergman. Con loro (e anche con altri) il cinema è diventato pari se non superiore alla letteratura perché le immagini sono avvolgenti”, ha detto.
Ha poi ringraziato Charlotte Rampling che è a Venezia per darle il premio (“io gliel’ho consegnato a Berlino”, ricorda)
“Quella di ‘Portiere di notte’ è stata un’esperienza profonda per tutti e tre: Charlotte (Rampling), Dirk (Bogarde) e io. Un film nato in parte durante le riprese”, ha ricordato. (AGI)
CAU