Vendetta contro i carabinieri in Sardegna, devastata la targa della strage di Chilivani


AGI – Una decina di scritte minacciose e ingiuriose contro i carabinieri, vergate con vernice spray rossa in un italiano approssimativo, sono comparse la notte scorsa sui muri di Chilivani (Ozieri), nel Sassarese, dove i vandali, almeno due, si sono accaniti anche sulla pesante targa in pietra commemorativa del militare Walter Frau, vittima, col collega Ciriaco Carru dell’eccidio di Chilivani del 16 agosto 1995.

“Carabinieri la mia patente vi costerà cara”, si legge a stampatello su uno dei muri imbrattati. “Ucraina. Ozieri vi faciamo la pelle. W Putin'”, senza riguardo per l’ortografia.

Nei giorni scorsi i militari del comando provinciale di Sassari hanno ritirato molte patenti in occasione di un servizio coordinato nel territorio. Ora i carabinieri della compagnia di Ozieri stanno cercando di risalire ai responsabili dell’atto vandalico che ha molto amareggiato anche i familiari di Frau.

Intanto, alcuni dei proprietari dei muri imbrattati hanno già sporto denuncia e l’amministrazione comunale ha annunciato che ripristinerà la targa, che è stata prima divelta e poi spaccata.

La strage di Chilivani

L’appuntato Ciriaco Carru e il carabiniere scelto Walter Frau furono uccisi nel 1995 in un conflitto a fuoco con un gruppo di banditi che stavano per assaltare due furgoni portavalori. Quel pomeriggio del 16 agosto, i due carabinieri viaggiavano su una gazzella del nucleo radiomobile della compagnia di Ozieri, diretti alla località  di ‘Perde Semene’, a Chilivani, dov’era stata segnalata la presenza sospetta di una betoniera ferma al lato della strada.

Come sarebbe stato accertato poi, l’autocarro, rubato qualche ora prima a Olbia, doveva servire ai rapinatori per sbarrare la strada ai furgoni portavalori. I due carabinieri, mentre arrestavano l’uomo che era alla guida perché sorpreso con un fucile a canne mozze, rimasero vittime del fuoco incrociato dei complici, appostati tra la macchia circostante. I due militari reagirono rispondendo al fuoco prima di morire.

Grazie al loro sacrificio la rapina venne sventata e l’intera banda, composta da otto persone, catturata. A entrambi i militari è stata concessa la medaglia d’oro al valor militare alla memoria e ogni anno il loro sacrificio viene ricordato con una cerimonia a Chilivani.

Rappresaglia contro l’Arma

Quella di stanotte appare una rappresaglia nei confronti dei carabinieri, che nulla ha a che fare con le vittime di Chilivani. “Profanarne la memoria in questo modo equivale a ferire l’orgoglio di un’intera comunità che vive onestamente e nel rispetto delle regole”, afferma il coordinatore regionale della Lega, Dario Giagoni, nel condannare quello che definisce “un gesto increscioso e vergognoso che ferisce il popolo sardo”.

“Auspichiamo”, aggiunge Giagoni, che sulla sua pagina Fb ha pubblicato immagini dei danni causati dal raid, “che i responsabili siano presto assicurati alla giustizia e paghino per l’increscioso atto di violenza”.

“Un gesto disgustoso”

“Un gesto criminale, vile e disgustoso, che offende non solo la memoria di un eroico carabiniere, ma la coscienza di tutti i sardi”. Il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, condanna così lo sfregio compiuto a Ped’e Semene.

“Violare il cippo commemorativo dell’eccidio di Chilivani per costruire un atto sacrilego e attaccare con scritte ignominiose i carabinieri è un gesto di vigliaccheria estrema”, commenta il sindaco di Ozieri (Sassari), Marco Murgia, nell’esprimere, a nome della città, solidarietà all’Arma dei carabinieri. “L’amministrazione assicura il proprio intervento per il ripristino del sito che ricorda il sangue dei carabinieri Frau e Carru versato nel ’95. Sangue che ha sigillato ancora di piu’ lo stretto legame che da sempre ha unito l’Arma con la citta’ di Ozieri”. “Un pensiero affettuoso e un abbraccio”, conclude il primo cittadino, “lo dedichiamo anche ai familiari dei due eroi di Chilivani che non meritavano di assistere a un gesto cosi ignobile”.

Source: agi