Il premier al Global Health summit a Roma: “Per la prima volta la normalità si avvicina, l’Italia alla guida di una strategia globale”
AGI – “Mentre ci prepariamo per la prossima pandemia, la nostra priorità deve essere garantire che tutti noi superiamo quella attuale insieme. Dobbiamo vaccinare il mondo e farlo velocemente”. Lo afferma il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, aprendo i lavori del Global Health summit a villa Pamphili.
Il premier sottolinea che il Global Health summit è “un evento speciale della presidenza italiana del G20 tenuto in collaborazione con la Commissione europea. Vorrei ringraziare la Presidente Ursula von der Leyen per aver co-ospitato questo evento”.
“La pandemia Covid-19 – dice Draghi – ha dimostrato l’importanza della cooperazione internazionale per affrontare la crisi sanitaria attuale e quelle future. Dobbiamo guardare attraverso Paesi e discipline diversi se vogliamo capire cosa sia andato storto durante questa pandemia e cosa possiamo fare meglio in futuro. La relazioni degli esperti scientifici, tra cui Brusaferro e Piot, hanno fornito una guida essenziale per le nostre deliberazioni e, in particolare, per la Dichiarazione di Roma che presenteremo oggi”.
“Vorrei inoltre ringraziare – prosegue Draghi – le oltre 100 organizzazioni non governative e della società civile. In particolare, molte grazie a Global Citizen per aver organizzato Vax Live: il concerto che ha riunito il mondo. L’evento ha raggiunto milioni di persone e ha sensibilizzato sul tema principale e sugli obiettivi del Global Health Summit. Ha permesso di garantire 26 milioni di dosi di vaccino da parte di governi, filantropi e settore privato da donare a Paesi a basso e medio reddito, più altri 302 milioni di dollari per strumenti medici”.
“Per prima volta normalità si avvicina”
“Per la prima volta la normalità si avvicina” afferma Draghi. Che continua: “La pandemia da Covid-19 ha devastato le nostre societa’. Piu’ di 3,4 milioni di persone sono morte a causa del virus secondo i dati ufficiali, ma il bilancio delle vittime e’ sicuramente molto piu’ alto. L’anno scorso, l’equivalente di 255 milioni di posti di lavoro a tempo pieno sono andati persi a livello globale, pari a circa quattro volte quelli persi durante la crisi finanziaria. Almeno 1,5 miliardi di studenti non avevano frequentato la scuola nel marzo dello scorso anno.
Circa 700 milioni di studenti, ancora oggi, non ricevono un’istruzione in presenza. La crisi globale non è finita. Dobbiamo agire in fretta, altrimenti questi costi umani, economici e sociali rischiano di salire ancora in modo significativo. In Europa abbiamo risposto in modo energico e coordinato. I nostri medici e infermieri hanno assistito migliaia di pazienti, spesso in ospedali sovraffollati”.
“La mia gratitudine va a loro per il loro servizio così altruista, che è costato la vita a molti di loro. I nostri governi e le nostre banche centrali hanno avviato diversi cicli di stimoli fiscali e monetari, che hanno contribuito a salvare posti di lavoro e prevenire fallimenti indesiderati. I nostri scienziati hanno sviluppato una serie di vaccini efficaci, con una velocità senza precedenti. Li stiamo somministrando velocemente, iniziando dagli anziani e dai più fragili, e garantendoli gratuitamente a tutti. Dopo un anno e mezzo, stiamo iniziando a vedere la fine di questa tragedia”.
“L’Italia è una guida per la risposta globale”
“L’Italia ha promosso una strategia in quattro punti per aiutare i paesi più fragili del mondo. Allocare diritti speciali di prelievo, per sostenere la bilancia dei pagamenti dei paesi bisognosi. Rifornire rapidamente l’Associazione Internazionale per lo Sviluppo. Incoraggiare le banche multilaterali di sviluppo a potenziare le loro attività di finanziamento netto. E sospendere temporaneamente i pagamenti relativi al rimborso del debito per proteggere i paesi bisognosi”.
“L’Italia è stata uno dei paesi colpiti per primi e piu’ duramente dalla pandemia. Abbiamo imparato le nostre lezioni e vogliamo metterle a frutto. Nella veste di presidenza del G20, vogliamo guidare la spinta globale a progettare migliori risposte globali alle crisi sanitarie attuali e future”.
“La sospensione brevetti non risolve”
“Dobbiamo revocare i divieti generalizzati di esportazione, soprattutto nei paesi più poveri. Purtroppo, molti paesi non possono permettersi di pagare questi vaccini. Dobbiamo anche aiutare i paesi a basso reddito, compresa l’Africa, a produrre i propri vaccini.
Probabilmente avremo bisogno di più cicli di vaccinazione in futuro, e aumentare la produzione e’ essenziale. Una proposta e’ quella di introdurre una sospensione dei brevetti sui vaccini Covid-19. L’Italia è aperta a questa idea, in modo mirato, limitato nel tempo e che non metta a repentaglio l’incentivo ad innovare per le aziende farmaceutiche. Ma questa proposta non garantisce che i paesi a basso reddito siano effettivamente in grado di produrre i propri vaccini.
Dobbiamo sostenerli finanziariamente e con competenze specializzate”.
Le priorità di von der Leyen
La Presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, rimarca: “Oggi ci focalizziamo su tre obiettivi, controllare la pandemia dappertutto. Assicurarci che i vaccini arrivino a tutti, non sono con la condivisione e l’export ma anche aumentando la capacità produttiva in tante regioni. Il terzo obiettivo è prepararci meglio alle pandemie”.
Fonte: Agi