Usa: New York vieta algoritmi social che bersagliano i minori


TikTok e Instagram non potranno più usare gli algoritmi per inondare di contenuti gli utenti minorenni. I legislatori dello Stato di New York hanno approvato ieri una legge che vieta l’utilizzo da parte delle piattaforme social di algoritmi per profilare i minori di 18 anni. L’obiettivo è vietare ai social di “bombardare” i giovani di contenuti che li legano tutto il tempo, creando una dipendenza “tossica” dagli effetti devastanti sulla loro psiche. New York diventa così l’ultimo di una serie di Stati che nell’ultimo anno e mezzo hanno limitato l’uso dei social senza il consenso dei genitori. Il testo segue un altro testo legislativo che vieta la vendita di dati personali degli utenti con meno di 18 anni. La governatrice Kathy Hochul firmerà entrambe le leggi, facendole diventare esecutive. La Democratica, con un post su X, ha definito le due misure “uno storico passo nel nostro tentativo di affrontare i problemi mentali dei giovani e creare un ambiente più sicuro per loro”. Piattaforme come Meta, che hanno Facebook e Instagram, potrebbero aver un contraccolpo economico. I sostenitori di questa misura hanno sottolineato come una recente ricerca condotta dall’università di Harvard abbia messo in luce gli enormi guadagni derivati dall’utilizzo dei dati dei minorenni: le sei maggiori piattaforme hanno registrato nel 2022 ricavi pari a 22 miliardi di dollari. Un giro d’affari che ha un costo enorme in termini di disagi mentali: i firmatari delle due leggi hanno citato le alte percentuali di casi di angoscia, depressione e disturbi del sonno registrate tra i giovani e legati all’uso spasmodico dei social. L’associazione di settore, NetChoice, ha bocciato le due misure, definite un “attacco alla libertà d’espressione e alla libertà di internet”. I siti web saranno costretti a censurare molti contenuti a meno che gli utenti non dimostrino davvero di avere più di diciotto anni. Mark Zuckerberg, Ceo di Meta, ha approvato a metà l’iniziativa: “Mentre non siamo d’accordo con tutto quello che le due leggi stabiliscono, apprezziamo il fatto che New York sia diventato il primo Stato ad approvare una legge che riconosce la responsabilità delle app”.
In base alla nuova legge, chiamata Safe – acronimo per Stop Addictive Feeds Exploitation – gli ilitenti con meno di 18 anni dovranno ottenere il consenso dei genitori per accedere a contenuti che generano dipendenza. Con questo termine si intendono contenuti a cui non si accede con abbonamenti, ma che vengono gestiti dagli algoritmi, che profilano gli utenti. Le restrizioni riguarderanno le maggiori piattaforme, come Facebook, Instagram, TikTok, X e YouTube. Nel marzo del 2023 lo Utah è diventato il primo Stato americano ad adottare un regolamento per l’accesso dei minori ai social. Da allora sono seguite le leggi approvate da Arkansas, Louisiana, Ohio, Texas e Florida. (AGI)