E’ l’incubo di qualunque amministrazione. Ne sa qualcosa anche Barack Obama, che nel 2013 si vide negare da un Congresso nel quale il suo partito – i democratici – non aveva piu’ la maggioranza, l’approvazione della legge finanziaria. Da quando il Congresso ha introdotto il moderno processo di bilancio nel 1976, ci sono stati 20 episodi simili, tra cui la chiusura del 2018-2019 e quella del gennaio 2018, quando i fondi non sono stati stanziati per almeno un giorno.
Quello che invece succede oggi, con la scadenza per rifinanziare la legge di bilancio il 30 settembre, vede
la Casa Bianca che vuole a tutti i costi che la legge di bilancio includa i 24 miliardi di dollari di aiuti militari e umanitaria Kiev, e una componente repubblicana alla Camera che osteggia un piano sostenuto dai democratici e repubblicani.
E senza il via libera al bilancio federale, il Paese va in ‘shutdown’, letteralmente ‘spegnimento’, ovvero blocco
di tutte le attivita’ governative non essenziali.
I cittadini statunitensi si svegliano con una pubblica amministrazione ridotta ai servizi essenziali, con 800mila dipendenti federali destinati a restare a casa senza stipendio.
Nel 2013 furono i repubblicani a causarlo: pur di affondare la riforma sanitaria Obamacare si rifiutarono persino di accettare l’approvazione di un bilancio provvisorio. Nel 2018 furono i repubblicani ad accusare i democratici, di ricattare il presidente Trump. I dem avrebbero approvato la versione della legge sul rifinanziamento, passata alla Camera, solo se ci fosse stato un accordo sui cosiddetti ‘dreamer’, gli immigrati illegali entrati negli Usa quando erano minori. Dreamer cui a settembre Trump ha tolto ogni garanzia con un provvedimento poi bloccato da alcuni giudici federali. (AGI)
RED/TIG
== SCHEDA = Usa: cosa è lo shutdown e cosa succede (2)
Pubblicato: 30/09/2023 15:34
(AGI) – Roma, 30 set. – Ma quali sono gli effetti del blocco:
– CASA BIANCA E CONGRESSO. Le strutture restano aperte, seppure con personale ridotto.
– PENTAGONO. Il personale militare rimane in servizio, sebbene il versamento degli stipendi potrebbe subire ritardi. Buona parte del personale civile rischia pero’ di essere mandato a casa.
– SICUREZZA NAZIONALE. I servizi rimangono operativi, compresi il controllo alle frontiere e la sicurezza aeroportuale.
– RICERCA MEDICA. Gli Istituti Nazionali di Sanita’ non potranno curare nuovi pazienti o effettuare test clinici.
– MUSEI E PARCHI NAZIONALI. Serrata totale, Statua della Liberta’ compresa.
– NASA. Le operazioni che riguardano la Stazione Spaziale Internazionale proseguiranno, ma alla maggior parte dei 18mila dipendenti e’ stato ordinato di restare a casa. Senza stipendio.
– AGENZIA PER LA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE. In Usa non c’e’ teoricamente nessuno che stia monitorando la qualita’ dell’aria e dell’acqua o garantendo il rispetto delle norme sull’inquinamento da idrocarburi.
– POSTE. Il servizio postale resta attivo, godendo di fonti di finanziamento indipendenti.
– SICUREZZA SOCIALE. Gli uffici sono chiusi ma i programmi di assistenza restano attivi, sebbene non a pieno regime. Restano aperti gli ospedali per veterani.
– WASHINGTON. Il Congresso ha giurisdizione esclusiva sulla capitale. Per evitare gli episodi imbarazzanti che caratterizzarono lo scorso ‘shutdown’, come l’interruzione della raccolta di rifiuti, il sindaco Vincent Grey continuera’ a mantenere al lavoro tutti i dipendenti pagandoli con fondi di emergenza. (AGI)
RED/TIG