“Un cessate il fuoco non è una parte in conflitto che depone unilateralmente le armi e ferma il conflitto. È un accordo per entrambe le parti per fermare il conflitto. In questo caso, ciò che abbiamo proposto è un cessate il fuoco di 21 giorni in cui entrambe le parti smetterebbero di attaccare l’altra e raggiungeremmo una risoluzione diplomatica”, ha ribadito Miller aggiungendo che gli USA continueranno a impegnarsi con le controparti israeliane e libanesi per raggiungere tale obiettivo.
“La pressione militare può, a volte, favorire la diplomazia. Naturalmente, la pressione militare può anche portare a errori di calcolo. Può portare a conseguenze indesiderate, e ora stiamo parlando con Israele di tutti questi fattori”, ha concluso. (AGI)