Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha annunciato che il Global Engagement Center (GEC), ufficio specializzato che si occupa di monitorare la disinformazione straniera, ha terminato le sue operazioni. Il Gec, pesantemente criticato dai repubblicani e da Elon Musk, è stato chiuso in seguito alla decisione del Congresso di tagliarne i fondi. Con la chiusura dopo otto anni, il Dipartimento di Stato americano ha perso l’unica agenzia che si occupava di rintracciare e contrastare la disinformazione prodotta da rivali statunitensi come Cina e Russia. Il colpo finale all’agenzia – che aveva un budget di 61 milioni di dollari e impiegava circa 120 persone – è arrivato quando la misura che ne estendeva il finanziamento è stata eliminata.
Il GEC era da tempo nel mirino dei parlamentari repubblicani. L’anno scorso Elon Musk, che da allora è diventato il principale sostenitore di Donald Trump, ha affermato che il GEC rappresentava “una minaccia per la democrazia americana”. Istituito nel 2016, la sua missione era quella di guidare il governo degli Stati Uniti nel “riconoscere, comprendere, esporre e contrastare gli sforzi di propaganda e disinformazione di stati stranieri e non statali volti a minare o influenzare le politiche, la sicurezza o la stabilità degli Stati Uniti, dei suoi alleati e delle nazioni partner” in tutto il mondo. (AGI)