Evacuazione obbligatoria di almeno un milione di abitanti, chiusura di decine di scuole e negozi presi d'assalto: così la costa orientale degli Stati Uniti si prepara all'arrivo dell'urgano Florence che nelle ultime ore è stato classificato di categoria 4. Il presidente Donald Trump ha dichiarato lo stato di emergenza per la Carolina del Sud e del Nord. Il decreto consente l'attivazione delle forze federali, coordinata del dipartimento di Sicurezza nazionale e dalla Fema, la protezione civile Usa. "Il mio team mi ha appena informato che questa è una delle peggiori tempeste che abbiano colpito la costa orientale negli ultimi anni", ha twittato lunedì sera il capo della Casa Bianca.
"Per favore, preparatevi, state attenti e state al sicuro", ha aggiunto rivolgendosi ai cittadini dopo aver sentito al telefono i governatori. Secondo l'ultima comunicazione del National Hurricane Center (Nhc) alle 21 di ieri (ora locale, le 3 in Italia) i venti hanno raggiunto una media di 220 chilometri orari. Nella Carolina del Sud, l'evacuazione di oltre un milione di persone ordinata dal governatore Henry McMaster è in programma a partire da oggi su un tratto di costa di 320 chilometri. Nella città portuale di Charleston, i dipendenti municipali hanno ispezionato il drenaggio delle acque piovane e le fognature, mentre gli abitanti del posto si rifornivano di scorte e compensato per proteggere le finestre. In tanti hanno riempito anche sacchi di sabbia per impedire all'acqua di invadere le loro case. Sono previsti fino a 50 centimetri di pioggia in alcuni punti, oltre a un preoccupante innalzamento del livello del mare.
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L'Agenzia federale di gestione delle emergenze (Fema) ha avvertito che Florence "provocherà un aumento del livello del mare potenzialmente letale, inondazioni interne e venti distruttivi nei due Stati della Carolina e in Virginia". Il National meteorological service (Nws) ha invitato i cittadini "a non concentrarsi sulla previsione della traiettoria" perché "gli effetti significativi si faranno sentire oltre il cono e arriveranno sulla costa ben prima dell'occhio del ciclone". Le autorità della Carolina del Nord hanno ordinato le prime evacuazioni sull'isola di Hatteras e, a partire da oggi, nella regione turistica costiera di Outer Banks.
Viaggiando a una velocità di 20 chilometri orari in direzione nord-ovest, Florence dovrebbe passare martedì e mercoledì tra Bahamas e Bermuda e raggiungere giovedì la costa degli Stati Uniti. Più che i venti, le autorità temono le inondazioni causate dalle precipitazioni che accompagnano l'uragano. Lunedì la Marina degli Stati Uniti ha ordinato a 30 navi da guerra attraccate a Norfolk, la principale base navale della costa orientale, in Virginia, di salpare per evitare l'uragano.
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Florence è seguito da altri due uragani in arrivo dall'Atlantico: Helene, che lunedì ha raggiunto i 165 chilometri orari in direzione nord-ovest, e Isaac che viaggia ai 120 chilometri orari verso le Piccole Antille. Tra agosto e settembre 2017, i tre potenti uragani Harvey, Irma e Maria causarono la morte di migliaia di persone e danni per miliardi di dollari nei Caraibi e nel sud-est degli Stati Uniti. In particolare Harvey sferzò per diversi giorni il Texas e il timore è che anche in questo caso il transito sul sud-est degli Stati Uniti possa durare diversi giorni.
Vedi: Usa: arriva l'uragano Florence, un milione di persone già evacuate
Fonte: estero agi