Luigi Mangione, incriminato per l’omicidio del ceo Brian Thompson, aveva dolori alla schiena così forti da non poter avere rapporti intimi con nessuno. Lo ha raccontato ai media americani R. J. Martin, che condivideva con Mangione una casa alle Hawaii, dove il ragazzo arrestato per l’omicidio aveva vissuto sei mesi.
“Lui – ha raccontato Martin – sapeva che vedersi con una persona e avere rapporti fisici non era possibile”. Secondo un vecchio compagno di liceo, Mangione aveva rotto ogni legame con la famiglia dopo che si era sottoposto a un intervento chirurgico alla schiena. Nel suo account su Goodreads, il ragazzo aveva scaricato cinque libri, tutti incentrati sul problema del dolore cronico alla schiena. (AGI)