Usa: allarme tornado, 110 mln americani in allerta


La stagione delle tempeste in America segna il suo primo tragico bilancio dell’anno: ventuno morti, tra cui quattro bambini, in Texas, Oklahoma, Arkansas e Kentucky, spazzati via da tornado che hanno devastato la zona centrale degli Stati Uniti. Sono più di 110 milioni le persone a rischio in queste ore, più di 600 mila le abitazioni rimaste senza energia elettrica in tredici Stati, mentre il maltempo si sta trasferendo sulla costa est ed è attesa nelle prossime ore anche a New York. Philadelphia, Baltimora e Washington sono a rischio ma le conseguenze dovrebbero essere meno gravi rispetto alle devastazioni registrate domenica. Possibili ritardi nei voli ad Atlanta, New York e Charlotte, gli aeroporti che sono affollati in queste ore di festa. Negli Stati Uniti si celebra il Memorial Day, la giornata dedicata alla memoria dei Caduti americani di tutte le guerre. In Kentucky il governatore Andy Beshear ha dichiarato lo stato d’emergenza in questo Stato dove quasi duecentomila famiglie sono rimaste senza energia elettrica. Quattro i morti: una donna di 67 anni, una di 62, una terza di 48 e un uomo di 34. “Le tempeste – ha dichiarato il governatore – hanno colpito tutto lo Stato e altri tornado sono in arrivo. Stiamo aspettando di avere la conferma dal servizio meteorologico per capire quello che dobbiamo attenderci nelle prossime ore”. Le immagini delle devastazioni mostrano immense aree urbane ridotte in macerie. I tornado hanno raso al suolo anche edifici di due piani. Case prefabbricate sono letteralmente esplose o hanno preso il volo.
Secondo il servizio meteorologico nazionale sono attese inondazioni in una vasta zona della costa, dal Maryland alle Catskill Mountains, nello Stato di New York. Allarme anche nel Tennessee. In Texas una madre e i due figli, di 10 e 16 anni, sono morti quando la loro casa mobile è stata sollevata e spazzata via dal tornado. “E’ stata una cosa terribile da vedere”, ha commentato Benito Esparza, parente delle vittime. Il padre dei ragazzi, Refugio Esparza, si è salvato ma si è procurato fratture alle gambe e al bacino. Rispetto agli anni passati, i tornado sono aumentati: la stagione va generalmente da marzo a fine giugno. Finora c’erano stati 781 tempeste “preliminari”, cioè non gravissime ma in numero molto maggiore rispetto alla media storica di 549, riferita fino al periodo che si chiude a metà maggio. Quest’anno, secondo gli esperti, gli Stati Uniti potrebbero essere colpiti fino a 1300 tornado e tempeste. L’incidenza di questo fenomeno è legata a una serie di fattori: geograficamente gli Usa si trovano in una posizione unica, tra due oceani, il Golfo del Messico, le Rocky Mountains e le vaste pianure. Questa varietà facilità l’incontro di masse d’aria di diversa natura e la formazione di tempeste. Gli uragani si formano anche per il riscaldamento delle acque degli oceani, specie quello Atlantico, e il Golfo del Messico, che finiscono per alimentare le turbolenze. Le pianure lungo la valle del fiume Mississippi si riscaldano velocemente, creando vortici di aria che, combinati con quella calda in arrivo dal Golfo del Messico, e quella più fredda proveniente dal Canada, formano bombe meteorologiche dagli effetti devastanti. Ad aggravare la situazione concorre il cambiamento climatico, che sta facilitando l’aumento della frequenza di questi fenomeni. (AGI)
NWY/UBA