Usa 2024: se non Biden, chi?


Il panico in campo democratico è iniziato ben prima della prima pausa pubblicitaria nel dibattito tv tra Joe Biden e Donald Trump. Biden può essere sostituito? Chi dovrebbe sostituirlo?
Dato che la convention democratica di Chicago sarà solo tra due mesi, sostituire Biden potrebbe essere facile, a patto, ovviamente, che decida di farsi da parte.
Le regole che governano la convention prevedono che a Biden non possa essere negata la nomina senza il suo consenso. Mettendo da parte la questione se sia probabile che ciò accada, il suo ovvio successore sarebbe il suo vicepresidente, Kamala Harris.
Ma secondo The Hill, sarebbe una scelta che non migliorerebbe di molto la situazione.
Harris potrebbe anche essere addirittura meno popolare di Biden e potrebbe essere già ora il prossimo obiettivo di Trump che con ogni probabilità comincerà da subito a sostenere che, se dovesse vincere, “Nonno Joe” sarebbe rapidamente messo da parte per far posto al suo successore “ultra progressista”.
Se i democratici credono davvero che Donald Trump rappresenti una minaccia esistenziale per la democrazia americana, allora sia Biden che Harris dovrebbero farsi da parte. In tal caso la soluzione d’emergenza sarebbe Gretchen Whitmer, popolare governatrice del Michigan, in ticket con Josh Shapiro, governatore della Pennsylvania. Whitmer è apprezzata a livello nazionale e Biden è attualmente indietro sia nel Michigan che in Pennsylvania. Anche Roy Cooper, governatore uscente della Carolina del Nord, sarebbe un’interessante scelta come vicepresidente, soprattutto se Biden si facesse da parte e Harris diventasse il candidato. Naturalmente, ci sono problemi nel nominare Whitmer, compreso il rischio di alienare gli elettori afroamericani. Ma c’è una buona ragione per cui un biglietto Whitmer/Shapiro supererebbe quello Biden/Harris. Dopo la performance di stasera, la campagna di Biden sarà strettamente un referendum su Donald Trump piuttosto che un voto di fiducia per altri quattro anni di Joe Biden e Whitmer, o qualcuno come lei, può conquistare gli indecisi e i ‘double haters’, quei ‘doppi odiatori’ che non voterebbero né per Biden né per Trump. In un’elezione che potrebbe essere decida da poche migliaia di voti, ciò potrebbe fare la differenza.
Stiamo comunque parlando di fantapolitica: con ogni probabilità Biden uscirà dalla convention democratica come candidato del partito e a quel punto la scelta sarà nelle mani degli americani, dall’Alaska alla Florida. (AGI)