Usa 2020: divisi (e uniti) da un brutto dibattito


AGI –  Insulti, urla, continue interruzioni. Non è stato uno spettacolo godibile il primo faccia a faccia in tv tra Donald Trump e lo sfidante democratico Joe Biden, anche per gli appassionati di politica più irriducibili. Una pioggia di critiche sono piovute sul moderatore, il veterano del giornalismo televisivo Chris Wallace, che non è riuscito a tenere a bada i due contendenti ultrasettantenni.

Che disastro. Non c’è stato un vincitore. Di sicuro non hanno vinto gli Stati Uniti. E questo rende Biden il vincitore. E’ lui il frontrunner. Era Trump che aveva bisogno di vincere”, osserva a caldo Nate Cohn del New York Times. “Spegnete il microfono per farli tacere quando non devono parlare”, è stato l’appello unanime sui social durante la diretta.

Tutti per Biden…fu così anche per Hillary

Sei telespettatori su dieci hanno attribuito a Biden la migliore performance, secondo Cnn. Esattamente lo stesso risultato emerso nel 2016 a favore di Hillary Clinton, dopo il primo dibattito con Trump che pure – non bisogna dimenticarlo – è poi diventato il 45esimo presidente degli Stati Uniti. Anche Cbs ha decretato la vittoria di Biden 48 a 41. 

La strategia del candidato dem, che parlava direttamente agli elettori, guardando dritto nella telecamera, sembra averlo premiato. Trump era leggermente inclinato sul podio, fissava lo sfidante come se fosse una preda, pronto ad azzannarlo. Il tycoon, teso e corrucciato, ha promesso un vaccino contro il Covid in tempi record (“sarà distribuito immediatamente quando sarà pronto”), ha difeso la scelta di fare comizi affollati nel bel mezzo di una pandemia (“la gente vuole sapere cosa ho da dire”), ha accusato il rivale di essere ostaggio della sinistra radicale e di volere una “sanità socialista”, oltre a dargli dello stupido, seppur con una litote (“Non c’è nulla di intelligente quando si tratta di te”).

Ha preso di mira pure il conduttore che “pretendeva” di finire la sua domanda. “Deduco che sto dibattendo con te, non con lui. Ma va bene. Non sono sorpreso”, dice Trump a Wallace, alludendo a una conduzione faziosa, sottolineata poi con una foto su Twitter.

pic.twitter.com/HUSFkHqsyC

— Donald J. Trump (@realDonaldTrump)
September 30, 2020

Marcando una opposta visione sulla sanità, l’ambiente, la Corte Suprema, l’ex vice presidente ha dato al capo della Casa Bianca del “clown”, del “bugiardo”. Lo ha esortato a “chiudere il becco” e lo ha definito “il peggior presidente che l’America abbia mai avuto”. Non esattamente l’aplomb che ci si aspettava dall’ex numero due di Barack Obama ma che ha deluso le attese di chi si aspettava non avrebbe retto 90 minuti di fila di scontro serrato. “La verità è che qualunque cosa dice è semplicemente una bugia. Tutti sanno che è un bugiardo”, è stato l’affondo di Biden.

Incalzato sullo scoop pubblicato dal New York Times alla vigilia del duello televisivo, Trump ha assicurato di aver pagato “milioni di dollari” allo zio Sam e non solo 750 dollari di tasse nel 2016 e nel 2017 come sostiene il giornale della Grande Mela. Poi ha ammesso di aver sfruttato alcune scappatoie concesse dal fisco Usa perché “nessun uomo d’affari di successo vuole pagare le tasse”. Poco prima del dibattito, sia Biden, sia la sua candidata vice, Kamala Harris, avevano divulgato le loro dichiarazioni dei redditi.

Per il resto, tutti i contenuti sono stati offuscati dalla confusione. Solo due le note di colore divertenti. La provocazione di Trump sulla richiesta di verifica di eventuali auricolari nascosti nelle orecchie dei duellanti prima del dibattito e quando ha preso in giro il rivale che indossa “mascherine enormi, anche a duecento piedi di distanza”. Perfino Biden non ha resistito e si è fatto una risata, praticamente l’unica della serata.

Trump tira in ballo il figlio del candidato dem

Come ampiamente previsto, Trump l’ha buttata sul personale tirando in ballo il figlio di Biden, Hunter, per i suoi affari internazionali mentre il padre era vice presidente (“La moglie del sindaco di Mosca ha dato a tuo figlio 3,5 milioni di dollari”) e non ha esitato ad interrompere Joe mentre parlava del figlio Beau morto di cancro. Trump si è nuovamente rifiutato di condannare categoricamente i suprematisti bianchi, difendendo il gruppo dei Proud Boys che hanno esultato sulla rete. La scorsa settimana Biden aveva paragonato Trump al capo della propaganda nazista Joseph Goebbles.

Il presidente si è presentato al dibattito fiducioso. Sull’Air Force One diretto a Cleveland ha detto ai cronisti che non aveva bisogno di ulteriore preparazione. Biden è arrivato con i sondaggi dalla sua: 6,8 punti di vantaggio nella media di Real Clear Politics e 7,1 punti in quella di FiveThirtyEight. In Pennsylvania, importante battleground state, la rilevazione di Nyt-Siena College diffusa lunedì vede il candidato dem in testa di 9 punti. Nbc-Marist segnala per l’ex vice presidente un vantaggio di 8 punti nel Michigan e di 10 punti nel Wisconsin. In Ohio, la location del primo dibattito, Biden risulta favorito di 5 punti, secondo Fox News. In Florida, lo Stato considerato decisivo per la corsa alla Casa Bianca, il sondaggio di Washington Post-Abc indica Trump avanti di 5 punti e in Arizona di appena un punto. 

E Biden incalza sul coronavirus

Biden ha fatto del coronavirus, che negli Usa ha ucciso oltre 200.000 persone, il perno della sua campagna per mandare a casa Trump. Il presidente ha difeso la gestione della pandemia durante il confronto, addebitando le critiche alla cattiva stampa. “Questa è la stessa persona che ha detto che a Pasqua sarebbe sparito, con il caldo”, ha fatto notare Biden, ricordando che aveva anche suggerito l’utilizzo di candeggina. “Ero sarcastico”, si è difeso “The Donald”.

Come dimostra la vittoria di Trump nel 2016, l’impatto dei dibattiti sugli elettori indecisi è marginale. Quest’ultimo però ha provocato un risvolto inatteso, almeno secondo il sondaggista repubblicano Frank Lutz. “Non ho mai visto un dibattito provocare una simile reazione”, ha twittato Lutz, segnalando che dopo lo spettacolo di questa sera alcuni elettori hanno deciso di non votare.

This debate has actually convinced some undecided voters to not vote at all.

I’ve never seen a debate cause this reaction. #Debates2020

— Frank Luntz (@FrankLuntz)
September 30, 2020

Il prossimo round è previsto a Miami, in Florida, il 15 ottobre, preceduto dal confronto tra i vice Kamala Harris e Mike Pence (il 7 ottobre a Salt Lake City, nello Utah) e seguito dall’ultimo confronto a Nashville, nel Tennessee, il 22 ottobre. “Non mi sorprenderei se questo fosse l’ultimo dibattito presidenziale tra i due candidati”, ha sentenziato lo storico anchor di Cnn Wolf Blitzer, prontamente smentito dalla campagna dem. Cosa resta? Un’America polarizzata ma unita nel bocciare il primo dibattito presidenziale.

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Fonte: estero agi