Università: Bernini, regole comuni su didattica a distanza


Il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha firmato il decreto che introduce importanti modifiche sull’erogazione della didattica a distanza. Il provvedimento, che ha visto coinvolte in un tavolo di lavoro tutte le parti interessate tra cui anche Crui (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), Cun (Consiglio Universitario Nazionale), Anvur (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca), Cnsu (Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari) e Associazione United, “si pone l’obiettivo di tutelare la formazione degli studenti e rafforzare l’offerta didattica che viene erogata in modalità remota, sia dagli atenei telematici che presenziali”, spiega il ministero in una nota, spiegando che “il testo introduce specifiche linee guida per l’erogazione sincrona delle lezioni”. Rispetto alle regole vigenti, una novità rilevante è l’introduzione di una quota minima – pari al 20% – di lezioni in modalità non registrata. Previsto poi l’obbligo di svolgere esami in presenza e, in questo senso, saranno rafforzati i controlli da parte dell’Anvur. Previste deroghe solo in caso di situazioni temporanee emergenziali e per studenti con disabilità accertata.
“Durante la pandemia e dopo l’emergenza sanitaria, le università telematiche hanno visto una crescita esponenziale – ha dichiarato Bernini – sono state la risposta a una domanda. La necessità, oggi, è che tutte le università riconosciute, telematiche e presenziali, rispondano a questa domanda allo stesso modo, garantendo la qualità dell’offerta formativa. Il nostro obiettivo è assicurare che tutti gli studenti abbiano la stessa formazione, a prescindere dalle modalità di erogazione dei corsi. Anche per questo abbiamo attuato una ‘stretta’ contro le finte università, che operavano fuori dalla legge presentando esposti alle Procure, e scritto regole comuni per equiparare l’offerta formativa. Nessun privilegio, nessuno sconto. Formare i professionisti del domani è la nostra stella polare”.
Il testo introduce, tra l’altro, una revisione del rapporto studenti-professori per tutti i corsi che si svolgono in modalità, esclusivamente o prevalentemente a distanza, sia per le telematiche che per le presenziali. La modifica, conclude il Mur, permetterà di mantenere “elevati standard qualitativi” per quanto riguarda la didattica a distanza, dando piena attuazione al programma di assunzioni già previsto. (AGI)