Unifil: Aspmi, da militari italiani altra prova di specificità


“L’escalation del conflitto in Libano sta aggravando ulteriormente le condizioni dei militari italiani impegnati nella missione Unifil. Il personale sta subendo un elevato stress psicofisico a causa dei continui allarmi e dei bombardamenti, passando la maggior parte del tempo nei bunker. All’interno delle strutture, sovraffollate e distanti dai servizi igienici, i militari arrivano a trascorrere anche più di una giornata intera a causa dell’allarme, con serie difficoltà di approvvigionamento e diverse strutture inutilizzabili a causa dei danni riportati in seguito agli attacchi”. A denunciarlo è Francesco Gentile, segretario generale dell’Associazione sindacale professionisti militari.
“La preoccupazione è notevole – ammette Gentile – ma confidiamo che il presidente del Consiglio Giorgia Meloni stia facendo quanto in suo potere per tutelare la sicurezza del personale italiano. Come ricordato dal generale Stefano Messina, alla guida del contingente italiano in Libano, i nostri militari sono professionisti altamente preparati, tanto che ‘il morale di soldati e soldatesse presenti in Libano è alto’. Come Aspmi non ci aspettavamo diversamente, i militari italiani stanno dando prova di professionalità e dedizione ogni oltre misura, come sempre fatto in numerose occasioni. Essere un militare è questo, incluso sopportare sacrifici inimmaginabili per qualsiasi altra professione per portare a compimento il fine istituzionale”.
“In questi momenti delicati, e ve ne sono numerosi nella carriera di un militare, in particolar modo durante le missioni internazionali – conclude l’esponente sindacale – ci sembra piuttosto evidente l’importanza della specificità. Il personale italiano sta rappresentando con onore l’Italia e la comunità internazionale, da cui merita un riconoscimento concreto e tangibile. Come Aspmi, parte della rete sindacale militare, abbiamo da tempo chiesto un incontro con il presidente Meloni proprio a questo fine, soprattutto alla luce della contrattazione per il rinnovo. La solidarietà al personale militare deve essere supportata anche da interventi concreti, in particolar modo alla luce di questa riprova palese di ciò che significa essere un militare e di ciò che comporta, in altre parole proprio la specificità”. (AGI)