Unicredit-Commerzbank: Berlino frena, Orcel alla finestra


Berlino si mette di traverso alle ambizioni di Unicredit su Commerzbank ma la strategia del Ceo Andrea Orcel non è destinata a cambiare. Il governo tedesco – alle prese con una difficile congiuntura economia, il calo di popolarità del cancelliere Olaf Scholz, il fuoco di sbarramento dei sindacati bancari – ha infatti annunciato l’intenzione di rivedere i suoi piani di cedere ulteriori quote del capitale sociale di Commerzbank. Unicredit potrebbe quindi per il momento ‘congelare’ il 9% dell’istituto tedesco già raggiunto nell’ottica dell’investitore a lungo termine e temporeggiare prima di chiedere alla Bce l’autorizzazione ad aumentare questa soglia. Del resto, come ha spiegato Orcel, “vogliamo un dialogo aperto con tutti gli interlocutori, senza essere fraintesi, vogliamo chiarezza perché non abbiamo secondi fini. Non c’è fretta, vediamo come evolve la situazione, concorderemo che fare”. Piazza Gae Aulenti, dunque, potrebbe restare alla finestra visto che l’ipotesi Opa è stata esclusa in modo esplicito in quanto “sarebbe un atto aggressivo”, ha chiarito ancora Orcel, confidando magari nell’azione di moral suasion della Bce, favorevole alla creazione di ‘campioni del credito’ a livello continentale. Da testare poi la reazione dei mercati all’orientamento del governo tedesco, per capire come gli investitori – inizialmente entusiasti all’idea di una possibile aggregazione cross border – accoglieranno ora l’annuncio dell’Agenzia federale delle finanze, secondo la quale Berlino non venderà “altre azioni Commerzbank fino a data da destinarsi” e “ciò include anche le vendite nell’ambito di eventuali riacquisti di azioni da parte di Commerzbank”. “La strategia della banca è orientata all’indipendenza” e “il governo federale la accompagnerà fino a nuovo avviso mantenendo la sua partecipazione azionaria”, aveva sottolineato l’Agenzia. (AGI)
DAN