Una donna di origine iraniana guida la missione Crew-7 di Nasa e SpaceX


Laureata al Mit, pilota di elicotteri di Afghanistan, è figlia di due esuli dell’epoca della rivoluzione islamica

AGI – È una donna, di origini iraniane, a guidare la missione Crew-7 di Nasa e SpaceX destinata a portare 4 astronauti sulla Iss. Jasmin Moghbeli, classe 1983, è nata in Germania, a Bad Nauheim, da genitori iraniani fuggiti da Teheran dopo la Rivoluzione del 1979, ma è sempre vissuta a Baldwin nello Stato di New York.

Proprio a New York è stata selezionata dalla Nasa per unirsi alla classe dei candidati astronauti del 2017, anno in cui è entrata in servizio. Giocatrice di basketball al college, laureata in ingegneria aerospaziale al MIT, pilota di elicotteri in Afghanistan, la sua storia è quella di un’incredibile carriera costellata di successi giò a quaranta anni.

Alla laurea al Massachusetts Institute of Technology è seguita il master in ingegneria aerospaziale presso la Naval Postgraduate School. Moghbeli, pilota dell’AH-1W Super Cobra e collaudatore dei Marines, ha all’attivo oltre 150 missioni di combattimento e 2.000 ore di volo su oltre 25 diversi velivoli.

Sul terreno Moghbeli conta esperienze di rilievo: è stata schierata con l’HMLA367 per supportare le Forze internazionali di assistenza alla sicurezza (ISAF) e ha partecipato all’Operazione Enduring Freedom (OEF) in Afghanistan dal 2009 al 2010.

Ha ricevuto quattro medaglie aeree, una medaglia al servizio meritevole, due medaglie di encomio della Marina e del Corpo dei Marines, tre medaglie al merito della Marina e del Corpo dei Marines e vari encomi di unità. Ha ricevuto il premio Outstanding Developmental Phase II della Classe 144 della US Navy Test Pilot School e il premio Outstanding Student Award del Comandante Willie McCool come Laureato d’Onore della Classe 144.

Sposata, mamma di due gemelli, Jasmin ha sempre voluto fare l’astronauta: “È piuttosto divertente – ha detto in un’intervista a Cbs – perché nel mio annuario della prima media, nella pagina in cui bisogna raccontare quello che si vuole fare da grandi, avevo già scritto di voler viaggiare nello spazio”.

Per lei quella sull’Iss è la prima missione da astronauta: “Ogni collega con cui ho parlato – ha spiegato – ha detto che guardare indietro alla Terra ha cambiato la sua prospettiva”. “Non riesco a immaginare come sia la prima volta. Ricordo di aver visto il Grand Canyon per la prima volta e di aver pensato che fosse incredibile, ma guardando indietro al nostro pianeta dallo spazio… non riesco proprio a immaginarlo.”