Un anno di politica: tra addii, riforme, strappi e ricuciture


Dagli addii a Berlusconi e Napolitano alle riforme approvate dal governo Meloni. I fatti degli ultimi dodici mesi

AGI – L’ultimo appuntamento pubblico è nella sua Milano, in Duomo. Addio a Silvio Berlusconi, e a 30 anni che hanno segnato un’epoca politica. I fax che irrompono in Parlamento a rinfocolare lo scontro tra maggioranza e opposizioni sul Mes. La ‘battaglia’ sul salario minimo a colpi di grida in aula. Gli stessi parlamentari o membri del governo che canticchiano i brani di Morandi sugli scranni di Palazzo Madama.
Strappi ma anche cuciture, come il fronte comune della politica contro i femminicidi. E poi, il passo felpato dei Corazzieri dentro Montecitorio, durante i funerali laici, un ‘unicum’ per la Camera, di un altro protagonista della scena politica come Giorgio Napolitano. Ma ancora, l’Europa idealmente, e personalmente, a Lampedusa dove arrivano i profughi, ma anche nel fango della Romagna alluvionata.
E Sergio Mattarella immobile davanti alla fila di bare nel palazzetto dello sport di Crotone dopo la tragedia di Cutro. ‘Swipe’ in avanti, ed ecco scioperi, kermesse di partito, progetti di riforme e anche l’annuncio social della separazione tra la presidente del Consiglio e il suo compagno. Sono alcune delle ‘fotografie’, le piu’ iconiche come dice in queste occasioni, di un anno di politica ormai alle spalle.
Ecco in pillole il 2023, mese per mese

Gennaio
Incontro a Palazzo Chigi tra Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen in vista del Consiglio europeo straordinario del 9 e 10 febbraio. Pnrr, immigrazione transizione verde: il confronto tra la premier e la presidente della Commissione europea rimarra’ costante per tutto l’anno.

Febbraio
Via libera del Cdm al disegno di legge sull’autonomia differenziata. “Puntiamo a costruire un’ Italia più unita, più forte e più coesa”, dice la premier. “Così si spacca l’Italia”, ribattono i presidenti di Regione del Pd. – Nuova affermazione del centrodestra nel primo appuntamento di spicco dopo le Politiche. Nelle Regionali, in Lombardia è bis per Attilio Fontana (Lega) con il 55% dei consensi. Francesco Rocca (ex presidente della Croce Rossa italiana) conquista il Lazio con il 53,9% delle preferenze.
“L’Italia è con voi, non tentennerà”, Giorgia Meloni conferma il pieno sostegno a Zelensky che ha incontrato a Kiev alla vigilia dell’invasione russa dell’Ucraina. – “Non ci hanno visto arrivare”. Elly Schlein vince, a sorpresa, le primarie aperte del Pd ribaltando nei gazebo i pronostici dopo che Stefano Bonaccini si era imposto nei Circoli.
Marzo
Immobile, le mani raccolte, il volto che racconta piu’ di mille parole: Sergio Mattarella rivolge lo sguardo, nel silenzio, alla fila di bare nel Palazzetto dello sport di Crotone. Il Presidente della Repubblica rende cosi’ omaggio alle 94 vittime del naufragio di Steccato di Cutro. Il governo vara con un Cdm a Cutro il decreto che rende piu’ severe le pene contro “i trafficanti di morte”.
Il question time alla Camera offre il primo atteso duello tra le due (prime) donne della politica italiana. La sfida tra Giorgia Meloni e Elly Schlein anticipa l’acceso confronto sul salario minimo tra maggioranza e opposizione.
“Una vera e propria svolta per l’Italia”, dice Giorgia Meloni dopo il semaforo verde del Cdm alla riforma fiscale. “Pronti alla mobilitazione”, annunciano i sindacati bocciando il provvedimento.

Aprile
Massimiliano Fedriga, sostenuto dal centrodestra si conferma alla guida della Regione Friuli Venezia Giulia con oltre il 64% dei voti. Il leghista doppia il candidato del centrosinistra e M5s, Massimo Moretuzzo (28,4%).
“Non lascio ma raddoppio, continuerò a fare il parlamentare ma ci metto sopra un carico da novanta”. Matteo Renzi, senatore e leader di Italia viva, e’ il nuovo direttore del quotidiano “Il Riformista”.
La coalizione del centrodestra ‘va sotto’, come si dice, per la prima volta alla Camera. L’Assemblea di Montecitorio (6 i voti mancanti) respinge la risoluzione di maggioranza che autorizza lo scostamento di bilancio. Nel centrodestra parte la conta sugli assenti in Aula. “Una brutta figura”
per “un eccesso di sicurezza”, la ‘strigliata’ di Giorgia Meloni.

Maggio
Rafforzato il taglio del cuneo fiscale nel decreto Lavoro varato dal Consiglio dei ministri del primo maggio. Protestano sindacati e opposizioni per il provvedimento approvato proprio durante la Festa dei Lavoratori. “Una toppa”, “va reso strutturale”, dicono nel rilanciare poi il salario minimo. “Il più importante taglio delle tasse sul lavoro degli ultimi decenni”, di cui “vado profondamente fiera”, “davvero non riesco a capire chi riesce a polemizzare perfino su questa scelta”, ribatte Meloni.
“Tin bota. L’Europa è con voi”. Ursula von der Leyen parla, usando un’espressione dialettale, “non mollate”, al cuore della Romagna dopo aver sorvolato insieme a Giorgia Meloni i territori devastati dalle alluvioni. “Non siete soli”, assicura Sergio Mattarella in visita a fine mese nei Comuni romagnoli.
Il governo stanzia oltre 2 miliardi per l’emergenza. Intanto scoppia la polemica sulla mancata nomina di Stefano Bonaccini a commissario straordinario per la Ricostruzione, ruolo poi affidato al generale Francesco Paolo Figliuolo.
È festa ‘pop’ per il 75esimo anniversario della prima seduta del Senato. Standing ovation per Sergio Mattarella nell’aula di Palazzo Madama. Inno di Mameli in versione acustica e Gianni Morandi a fare da mattatore. Ed e’ quasi ‘karaoke parlamentare’.
Urne aperte per le elezioni amministrative. Si afferma (tra primo turno e ballottaggi) il centrodestra che si impone in Toscana (Pisa, Massa, Siena), si aggiudica Ancona e Brindisi. A consolare le opposizioni, la vittoria a Vicenza. Ma l’affluenza è in netto calo.

Giugno
Addio a Silvio Berlusconi e a 30 anni di politica vissuti in prima persona, nel segno del leaderismo. Il presidente di Forza Italia muore a 86 anni il 12 giugno 2023 all’ospedale San Raffaele. “C’è solo un Presidente”, cori da stadio e bandiere in piazza mei funerali di Stato nel Duomo di Milano. “Un grande leader politico che ha segnato la storia della nostra Repubblica, incidendo su paradigmi, usi e linguaggi”, ricorda Mattarella.
Il Cdm approva il ddl Nordio sulla giustizia. Stop al reato di abuso di ufficio e stretta sulla pubblicazione delle intercettazioni. “Il primo passo verso una riforma radicale in senso garantista”, sostiene il Guardasigilli. “Introdurrà nuovi spazi di impunita’”, tuona Conte. Si riaccende il confronto sul rapporto tra politica e giustizia.
Luglio
L’Aula del Senato respinge la mozione di sfiducia alla ministra Daniela Santanché presentata dal M5s. A favore votano anche Pd e Avs. Si astengono Azione e Italia viva. “Una campagna di vero e proprio odio”. La ministra del Turismo si difende in aula al Senato durante l’informativa seguita all’inchiesta di Report che ha coinvolto le sue aziende. La maggioranza fa quadrato e le opposizioni attaccano.
Mes in primo piano: l’aula della Camera approva la questione sospensiva della maggioranza che congela per quattro mesi l’esame della pdl di ratifica del Meccanismo europeo di stabilità.

Agosto
La stretta sui vitalizi incassa il via libera dell’aula di Montecitorio chiamata ad esprimersi sul proprio bilancio interno. Il sì arriva all’unanimità con 290 voti favorevoli e la sola astensione di Piero Fassino. L’ex ministro dem agita l’emiciclo sventolando il suo cedolino in polemica con la “demagogia” sugli stipendi d’oro.
Slitta a dopo l’estate il dibattito alla Camera sul salario minimo. Su richiesta della maggioranza l’aula rinvia di 60 giorni l’esame della proposta unitaria delle opposizioni (ad eccezione di Italia viva) che mira a introdurre una paga oraria minima di 9 euro. – La politica italiana esulta compatta per la grazia concessa a Patrick Zaki dal Presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi.
Anche se non mancano le polemiche sulla decisione del ricercatore egiziano – cittadino onorario di Bologna – di rifiutare l’offerta di Palazzo Chigi di un volo di Stato per il rientro in Italia.
“Qui si è consumato il fallimento dello Stato, no a zone franche”: il messaggio che porta Giorgia Meloni in visita al Parco Verde di Caivano, dopo l’ennesimo crudo episodio di cronaca: lo stupro di due minorenni da parte di un ‘branco’ di coetanei.

Settembre
“Lotta globale ai trafficanti di esserei umani”. Giorgia Meloni, nel suo primo discorso al Palazzo di Vetro rivolge un appello all’Onu per agire insieme contro “la nuova schiavitu'”, legata al fenomeno dell’immigrazione illegale.
Il feretro avvolto nella bandiera tricolore varca l’ingresso di Montecitorio. I passi felpati dei Corazzieri lungo i corridoi. 26 settembre. Lacrime, applausi e silenzi. Per l’addio a Giorgio Napolitano – primo Presidente della Repubblica eletto due volte – la Camera ospita, mai accaduto prima nella sua storia, un funerale, laico e di Stato. Alla camera ardente allestita in Senato, il giorno prima c’e’ la visita a sorpresa di Papa Francesco che rimane per alcuni minuti in preghiera davanti alla salma.
L’Europa arriva a Lampedusa con la visita di Ursula von der Leyen che ha accolto l’invito di Meloni. La premier italiana e la presidente della Commissione Ue davanti al “cimitero di barchini”, le piccole imbarcazioni abbandonate sul molo. L’immagine della giornata rilancia l’impegno comune contro i trafficanti di esseri umani e ripropone il Piano Mattei come strategia nel governo italiano per combattere l’immigrazione irregolare attraverso accordi con i Paesi di origine sul modello dell’intesa con la Tunisia.

Ottobre
A 60 anni dal disastro del Vajont, Sergio Mattarella visita i luoghi della tragedia. Il Capo dello Stato cammina sulla passerella della diga da cui avvenne la tracimazione delle acque del lago artificiale. Lo sguardo sulla vallata tomba di intere comunita’. Furono 1.917 le vittime. “Occuparsi dell’ambiente e rispettarlo è garanzia di vita”, il richiamo di Mattarella.
“La mia relazione con Andrea Giambruno, durata quasi dieci anni, finisce qui. Le nostre strade si sono divise da tempo, ed è arrivato il momento di prenderne atto”. Arriva di prima mattina, sui social, l’annuncio di Giorgia Meloni, il giorno dopo le polemiche sul giornalista Mediaset innescate da alcuni fuori onda dal contenuto sessista diffusi di Striscia la Notizia.
Adriano Galliani è il successore di Silvio Berlusconi in Senato. Il candidato del centrodestra alle elezioni suppletive di Monza vince con il 51,4% davanti a Marco Cappato sostenuto dal centrosinistra.

Novembre
“La madre di tutte le riforme”. Giorgia Meloni lancia il premierato dopo il via libera del Cdm alla riforma costituzionale. “Un pasticcio. Indebolisce il Colle e il Parlamento”, ataccano le opposizioni che bocciano il ddl Casellati. – Il consigliere diplomatico di Giorgia Meloni, Francesco Talo’, si dimette dopo la finta telefonata alla premier, che ha ‘bucato’ la rete di Palazzo Chigi, a opera di due comici russi.
“Se l’Italia chiama l’Albania c’è”. Edi Rama, ricevuto a Palazzo Chigi annuncia insieme alla premier il protocollo sui migranti siglato tra Roma e Tirana. L’accordo prevede la realizzazione in Albania di due strutture (a spese dell’Italia e sotto la propria giurisdizione) dove allestire centri per la gestione dei migranti arrivati via mare. “No alla Guantanamo italiana”, tuonano le opposizioni.
Marta Fascina torna alla Camera dopo il ‘lungo esilio’ legato prima alla malattia e poi alla morte di Silvio Berlusconi. “Sto cosi’, ma e’ un mio dovere esserci” dice circondata dai cronisti prima di entrare nell’aula di Montecitorio per votare la fiducia sul decreto Caivano.
“Non accetto 24 ore di blocco del trasporto pubblico perché sarebbe il caos”. Matteo Salvini precetta lo sciopero sui trasporti (ridotto da otto a quattro ore) proclamato da Cgil e Uil. “Un atto politico gravissimo”, protesta Maurizio Landini.
Francesco Lollobrigida nel mirino delle opposizioni. Il Frecciarossa e’ in ritardo cosi’ il ministro scende a Ciampino – una fermata straordinaria e non prevista – per poter raggiungere nei tempi stabiliti Caivano dove si inaugura un parco urbano. “Ha fatto fermare il treno”, accusano le opposizioni. “La fermata era fruibile per tutti”, ribatte Lollobrigida. – Il femminicidio di Giulia Cecchettin scuote il Paese.
“Contro la violenza sulle donne non sei sola, chiama il 1522”. Lo slogan del governo – lanciato per la giornata internazionale contro la violenza alle donne – illumina la facciata di Palazzo Chigi. – Fronte bipartisan contro i femminicidi, passa al Senato all’unanimita’ (e in via definitiva) il ddl Roccella che rafforza le norme del ‘codice Rosso’.

Dicembre
“Non in nostro nome”, “Sfruttamento legalizzato”, i cartelli delle opposizioni riempiono l’Aula della Camera dopo il via libera dell’assemblea alla delega al governo in materia di retribuzione dei lavoratori e di contrattazione collettiva che, in sostanza, affossa la pdl sul salario minimo.
La Lega di Matteo Salvini compie dieci anni. Era il 15 dicembre del 2013, infatti, quando Salvini fu proclamato segretario federale, nel congresso straordinario convocato al Lingotto di Torino. Il primo segretario milanese della Lega Nord aveva sconfitto qualche giorno prima il fondatore del movimento, Umberto Bossi, nelle primarie tra i militanti, che si erano tenute, il 7 dicembre, giorno di Sant’Ambrogio. Prima di allora, la Lega era sempre stata guidata da politici originari di Varese, dove, il 12 aprile del 1984, quasi 40 anni fa, nacque, per iniziativa del Senatur, la prima costola politica del partito, la Lega autonomista lombarda (federata poi con le altre forze autonomiste a dar vita alla Lega Nord, al congresso di Pieve Emanuele, nel febbraio del 1991).
Via libera dell’aula del Senato alla manovra. La legge di bilancio passa all’esame della Camera. – ‘Derby’ della politica tra Castel Sant’Angelo, dove si celebra la festa FdI, Atreju, e gli Studios di via Tiburtina, dove il Pd discute dell”Europa che vogliamo”. “Schlein puo’ essere la federatrice del centrosinistra”, dice Romano Prodi. A Atreju un Elon Musk ‘mattatore’ sul palco, e poi turista per Roma.
Il Mes torna ad infiammare la politica e i fax (e chi pensava piu’ ai fax?) tornano a irrompere nella scena pubblica. “Il governo Conte alla chetichella ha dato l’assenso al Mes” dice Meloni al Senato nelle comunicazioni prima del Consiglio Ue, mostrando appunto il fax del gennaio 2021 per poi rilanciare il giorno successivo alla Camera accusando Conte di aver portato avanti la riforma “con il favore delle tenebre”.
“Meloni ha detto il falso sul Mes, ribatte il leader M5s che chiede e ottiene un giuri’ d’onore. – A proposito di Mes, la Camera lo boccia. Ovvero, respinge la proposta di legge di ratifica del Trattato che istituisce il Meccanismo europeo di stabilita’. Distinguo nella maggioranza: no di Lega e Fratelli d’Italia, si astengono Forza Italia e Noi Moderati. E anche nelle opposizioni voto contrario alla ratifica dai 5 Stelle, favorevoli Pd, Iv, Azione e +Europa. Avs si astiene. – Rinviata per la seconda volta la tradizionale conferenza di fine anno del presidente del Consiglio. Giorgia Meloni fa i conti con una ‘sindrome otolitica’. Il confronto con la stampa e’ posticipato al 4 gennaio. Ma e’ gia’ 2024. (AGI)Nat
di Stefano Benfenati
di Stefano Benfebati . fonte: AGI