Raffigurazioni di personaggi storici, d’opere d’arte, di oggetti preziosi, decorazioni floreali e meticolose geometrie architettoniche: questo e molto altro è racchiuso nell’ampio fondo Valadier, appena acquisito dalle Gallerie degli Uffizi, che da oggi ne accresce la vasta collezione di opere grafiche, custodite nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe. Il corpus, costituito da oltre duecentosettanta esemplari, è riconducibile alla prestigiosa attività della bottega romana di Luigi Valadier (1726-1785), il principale orafo italiano del XVIII secolo, e del poliedrico figlio Giuseppe (1762-1839), architetto, orafo e argentiere il cui lavoro ebbe fondamentale importanza per lo sviluppo del Neoclassicismo.
Il ricco nucleo presenta una variegata gamma di tecniche impiegate. A seconda della natura del disegno, veniva selezionato un diverso tipo di carta e una particolare tecnica artistica: la penna e l’inchiostro bruno per gli schizzi veloci, elaborate acquarellature per progetti completi come i cosiddetti disegni “di presentazione”. Inoltre, all’interno dell’officina, la creazione di ogni bozzetto scaturiva dal lavoro di più maestri altamente specializzati tra cui sono stati identificati, oltre ai Valadier e ai loro collaboratori. Infine, i disegni passavano nelle mani di numerosi artigiani, a cui era affidato, come dimostrano le indicazioni operative sui fogli, il compito di trasformare gli studi in lavori compiuti.
Altro elemento di varietà sono i soggetti dei disegni. Cinquantasette bozze ritraggono argenti e oggetti liturgici, come croci d’altare, calici, pissidi, ostensori; sessantasei raffigurano disparati objets d’art, mentre quasi ottanta erano destinati allo spolvero, ovvero al trasferimento su lamine di metallo delle forme progettate su carta. Alle decorazioni si dedicano trentanove disegni, e nove sono gli studi preparatorie per le sculture. Completano la raccolta quarantaquattro carte di progetti architettonici, che ampliano la raccolta di fogli di Giuseppe Valadier ospitata all’interno del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe.
Per il numero, la qualità e lo stretto legame dei disegni con l’officina dei Valadier, l’acquisizione rappresenta un fondamentale arricchimento per il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi, e vuole essere un preciso atto di tutela contro la dispersione del patrimonio artistico, poiché molti dei disegni ora custoditi dal museo fiorentino sono, in passato, rimasti in balia del mercato antiquario estero.(AGI)