Ucraina: sanzioni Giappone contro aziende paesi filo russi


Il Giappone ha annunciato l’imposizione di nuove sanzioni nei confronti di undici entità provenienti da Cina, India, Bielorussia, Emirati Arabi Uniti (EAU), Uzbekistan e Kazakistan per aver aiutato la Russia a superare le misure punitive imposte dal comunità internazionale per l’invasione dell’Ucraina. Le sanzioni arrivano dopo che il Primo Ministro giapponese, Fumio Kishida, ha indicato durante il vertice dei leader del G7 tenutosi a metà mese in Italia che il suo Esecutivo sta preparando un nuovo pacchetto di misure di questo tipo rivolte ai paesi terzi che sostengono direttamente o indirettamente la Russia. In quell’incontro il Gruppo dei Sette ha criticato l’esportazione di beni con potenziale uso militare verso la Russia attraverso paesi terzi e ha mostrato la volontà di adottare misure per interrompere queste rotte commerciali che consentono a Mosca di eludere le sanzioni internazionali nei suoi confronti. Il Giappone “continuerà a lavorare insieme al G7 e agli altri membri della comunità internazionale” con l’obiettivo di “mantenere l’efficacia delle sanzioni contro la Russia”, ha detto il portavoce dell’esecutivo Yoshimasa Hayashi in una conferenza stampa. “Non si tratta di sanzioni contro paesi specifici, ma piuttosto di entità coinvolte nell’elusione delle sanzioni russe”, ha sottolineato il portavoce. Le nuove sanzioni giapponesi includono il congelamento dei beni di individui, aziende e altre entità dei paesi, nonché di più individui ed entità provenienti dalla Russia e restrizioni sui pagamenti e altre transazioni di capitale e il divieto di esportazioni giapponesi alle società soggette queste misure. (AGI)