Il capo della Chiesa ortodossa russa, patriarca Kirill, ha descritto il conflitto in corso da oltre due anni come una “guerra santa” contro l’Ucraina. E’ la prima volta che un personaggio vicino al Cremlino utilizza la parola “voyna”, guerra, finora vietata per definire quanto accade in Ucraina (ufficialmente, una “operazione militare speciale”). La “guerra santa” di cui parla Kirill, secondo quanto riporta il Guardian, è esistenziale e di civiltà. L’operazione, ha scritto Kirill in un documento, è una nuova fase nella lotta del popolo russo per la “liberazione nazionale nella Russia sudoccidentale”, riferendosi all’Ucraina orientale. La Russia, sostiene il patriarca, difende la “Santa Russia” e il mondo dall’assalto del globalismo e dalla vittoria dell’Occidente caduto nel satanismo. Il conflitto, ha previsto secondo quanto riporta la testata britannica, si concluderà con l’acquisizione di tutto il territorio della moderna Ucraina e con l’esclusione di qualsiasi governo ucraino che il Cremlino ritenga ostile alla Russia. (AGI)
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