Uccisi due manifestanti in Wisconsin, Trump manda rinforzi


AGI – Fiamme, scontri, saccheggi e morti a Kenosha, nel Wisconsin, dove domenica gli agenti spararono diversi colpi alla schiena dell’afroamericano Jacob Blake, che ora rischia la paralisi. Nella terza notte di caos sono stati uccisi due manifestanti e un terzo è rimasto ferito. Il responsabile, un 17enne bianco dell’Illinois, è stato arrestato poco dopo aver lasciato lo Stato e ora è in custodia cautelare.     

Il pugno duro di Trump 

Nel frattempo, per impedire la quarta notte di anarchia, il presidente Donald Trump ha annunciato l’invio “di forze federali e Guardia nazionale” su autorizzazione del governatore Tony Evers. Il suo rivale nella corsa alla Casa Bianca, il democratico Joe Biden, ha telefonato alla famiglia Blake e ha promesso loro giustizia. 
    “Non tollereremo saccheggi, incendi dolosi, violenza e illegalità per le strade degli Stati Uniti. La mia squadra ha appena parlato al telefono con il governatore Tony Evers, che ha accettato l’assistenza federale (Portland dovrebbe fare lo stesso!)”, ha twittato Trump. “Oggi – ha continuato – invierò agenti della Guardia nazionale e federali a Kenosha, in Wisconsin, per ripristinare legge e ordine”. 
Il rischio e il timore è che si ripeta lo scenario da guerriglia urbana di ieri: almeno due persone sono state uccise e una è rimasta ferita nella terza notte consecutiva di proteste contro la violenza della polizia a Kenosha da quando un agente ha sparato sette volte alla schiena di Blake. 

L’arresto di un 17enne bianco

Il comandante Norman Johnson, capo della polizia di Antiochia, una città a circa 20 chilometri da Kenosha, ha l’arresto di un 17enne, ​identificato in Kyle Rittenhouse, come sospettato dei due omicidi. 
Nella scorsa notte, quando alle 20 (ora locale, le 3 in Italia) è entrato in vigore il coprifuoco, i manifestanti si sono scontrati con la polizia vicino al tribunale della contea di Kenosha, nel centro della città, lanciando bottiglie, sassi e molotov contro gli agenti, che hanno risposto con gas lacrimogeni e proiettili di gomma. Con il passare delle ore, un gruppo di manifestanti si è spostato nelle vicinanze di una stazione di servizio dove c’erano diversi uomini armati, intenzionati a proteggere la struttura. Ne è nata quindi una violenta discussione. Dopo mezzanotte, sono stati sparati colpi di arma da fuoco fuori dalla stazione di servizio che hanno causato le due vittime, un 26enne e un 36enne. 
 

La protesta dilaga, da Biden alla Nba

Il caso Jacob continua a scuotere gli Stati Uniti, come dimostra anche l’Nba, con la decisione dei Milwaukee Bucks di non scendere in campo per protesta per la gara 5 dei playoff contro Orlando Magic.
“Gli hanno sparato sette volte, come se non importasse a nessuno. Ma a me importa, è mio figlio”, ha dichiarato il padre di Jacob, anche lui Jacob Blake. E Biden ha scelto di stringersi attorno alla famiglia. “Ancora una volta, un uomo di colore – Jacob Blake – è stato colpito dalla polizia. Di fronte ai suoi figli. Mi fa star male”, ha scritto Biden in un post su Twitter accompagnato da un messaggio video. “Ho parlato un po’ con la madre e il padre di Jacob, sua sorella e altri membri della famiglia e ho detto loro che la giustizia deve essere fatta e sarà fatta”, ha affermato nel video. “I nostri cuori sono con la sua famiglia, in particolare i suoi figli. Quello che hanno visto è stato orribile: il loro padre è stato colpito”, aggiunge. 

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Fonte: estero agi