Anche nelle città d’arte si registra un tasso occupazionale del 53% (+2%) con tariffa media a 132 euro (+5%), mentre in montagna e in altre località turistiche quali laghi, collina e zone rurali l’occupazione è al 48%, invariata rispetto al 2023. Crescono però le tariffe medie giornaliere: al fresco delle zone d’altura si sale a 191 euro (+8%) e nelle altre aree si arriva a 155 euro (+4%). Le destinazioni più richieste per l’estate 2024 sono la riviera romagnola, la Toscana e la Sardegna, che è protagonista di una crescita del 9% di prenotazioni rispetto al 2023. Gli italiani prediligono Rimini, Riccione, la Sardegna e la Puglia, mentre il turismo internazionale sceglie Taormina, Cefalù e la Costiera Amalfitana, oltre al Lago di Garda e al Lago di Como, presi d’assalto, come da trend consolidato, prevalentemente dai visitatori tedeschi. “A differenza del passato, complice un potere d’acquisto medio inferiore, sono in calo le destinazioni con prezzo medio storicamente alto, come la Costiera Amalfitana, che quest’anno vede allineare i prezzi con il resto delle più ricercate località mediterranee. Il livellamento generale dei prezzi è sintomatico del fatto che la bolla di cui il turismo italiano è stato protagonista è definitamente scoppiata. E’ tuttavia incoraggiante constatare come siano stati consolidati i risultati ottenuti negli ultimi anni. I dati di giugno sull’occupazione durante l’estate promettono in prospettiva un tutto esaurito, specialmente al mare, destinazione trainante a causa del meteo ingeneroso che ha caratterizzato la primavera in tutto lo Stivale. La vera sfida per gli operatori del settore rimane mantenere alta la qualità del servizio, dato che mancano all’appello oltre 170mila lavoratori stagionali”, commenta Gian Marco Montanari, amministratore delegato di Albergatore Pro.
L’estate alle porte vede consolidare per gli albreghi il trend di crescita di arrivi, di occupazione nelle strutture ricettive e di tariffa media giornaliera, seppure con ritmi lontani dai tassi record registrati lo scorso anno. I turisti previsti sono circa 20 milioni in più del 2023, l’occupazione per l’intera stagione è, ai primi di giugno, già al 51,2%, ovvero +5,5% rispetto allo stesso periodo del 2023, e la Average DailyRate per una camera doppia è di 160 euro, in crescita del 5,5%. A trainare il settore alberghiero quanto a presenze sono le località di mare, mentre la tariffa media giornaliera aumenta maggiormente nelle località montane. Un turista su due è straniero, prevalentemente europeo e proveniente, in ordine di crescita di flussi dall’ultimo anno, da Germania, Francia, Svizzera e Olanda, mentre tra i paesi extraeuropei spiccano per presenze gli Stati Uniti. E’ quanto emerge da un’analisi del data center dell’agenzia AlbergatorePro, che attinge ed elabora dati in tempo reale dai software gestionali installati su centinaia di strutture in tutta Italia, per delineare l’andamento del settore in prossimità della stagione alle porte. Analizzando i principali cluster e trattamenti diversificati che vanno dal bed and breakfast all’all inclusive, emerge che nelle località di mare l’occupazione è attualmente al 53% (+9% sul 2023) con ADR di 162 euro (+5%). (AGI)