Gli hotel di lusso appartenenti a catene sembrano essere più attente al rapporto con il cliente online, rispondendo più attivamente alle recensioni dei clienti. È quanto emerge da una ricerca di SocialCom, realizzata in esclusiva per l’evento “Destinazione Italia”, organizzato da Anima Holding e Castello SGR. La ricerca si basa sull’analisi dettagliata di oltre 215.000 recensioni su Booking.com e Tripadvisor riguardanti i migliori hotel di lusso italiani. Lo studio ha esaminato le strutture di Roma, Milano, Firenze, Venezia, Costa Smeralda, Lago di Como, Cortina e Puglia, confrontando le esperienze degli ospiti negli hotel indipendenti e in quelli appartenenti a catene internazionali. Nel complesso, gli hotel di catena in Italia offrono un’esperienza estremamente consistente e affidabile per i loro ospiti. Con un rating medio di 8.86, questi hotel si distinguono per la loro capacità di mantenere alti standard di servizio. Un altro punto di forza degli hotel di catena è l’impegno nel rispondere alle recensioni dei clienti. Con un tasso di risposta del 38%, quasi il doppio rispetto al 23% degli hotel indipendenti, le catene dimostrano una chiara dedizione al miglioramento continuo e alla soddisfazione del cliente. Tra i dati emersi dall’analisi, si evince inoltre che gli hotel di catena registrano un rating minimo di 7.5, significativamente più alto rispetto al 6.8 degli hotel indipendenti. Questo dato sottolinea come le catene riescano a evitare esperienze estremamente negative, garantendo una qualità minima che è già di per sé molto alta. Per altro verso, gli hotel indipendenti possono vantare punteggi massimi leggermente superiori, con un rating massimo di 9.8 contro 9.6 delle catene. La Ministra del turismo, Daniela Santanchè commenta così i dati emersi oggi: “ll turismo in Italia ha bisogno di importanti investimenti per favorire la nascita di Hotel di Lusso. Il lusso non va criminalizzato perché i turisti alto spendenti lasciano più risorse sul territorio e quindi generano un meccanismo virtuoso. In Italia mancano le strutture ricettive di alto livello e dobbiamo anche lavorare per rimettere in forma le strutture. Noi grazie al PNRR abbiamo avuto a disposizione 1 mld e 380 mln che servono proprio a migliorare le nostre strutture alberghiere. È già partita la prima parte. Il nuovo bando Fri-Tur che riapre il 1° luglio, finalizzato anche a migliorare la qualità delle nostre strutture, è stato scritto in modo più semplice per facilitare la partecipazione”. (AGI)