Per i ponti di primavera, ossia quelli del 25 aprile e 1 maggio, sono attesi 293 mila viaggiatori aeroportuali, di cui 235 mila di provenienza internazionale (oltre l’80%): gli americani si confermano tra i visitatori più assidui. E’ uno dei dati forniti dall’Enit che evidenzia come l’Italia sia diventata più competitiva di altre destinazioni di solito ritenute low cost come la Grecia e Slovenia. Secondo i dati rilevati dall’Ufficio Studi Enit con Remtene, se nelle città d’arte il prezzo medio di una doppia in hotel di categoria medio-alta conviene più delle capitali di altre nazioni europee sui 244 euro (241 euro in Spagna), così come al mare (158 euro in Italia, 154 euro in Slovenia), sui laghi il prezzo della stessa doppia si attesta in media a 165 euro contro i 202 della Svizzera. Lo stesso vale in montagna con un prezzo medio di 169 euro in Italia contro i 216 dell Svizzera e i 200 euro dell’Austria. Sui B&B la competitività dell’offerta italiana è ancora più evidente: nelle città d’arte l’Italia è al quarto posto dopo Svizzera (136 euro), Benelux, e Austria con 124 euro a doppia, quarta anche per il lago con 120 euro a camera (dopo Svizzera a 144 euro, UK e Austria), ma è al mare che i prezzi italiani si distaccano maggiormente, con 107 euro a camera contro i 123 della Slovenia. Infine, anche in montagna il prezzo si attesta a 124 euro contro i 141 euro della Svizzera e i 131 euro dell’Austria.
Per quanto riguarda i viaggiatori aeroportuali, nel complesso, la finestra di prenotazione dei voli (effettuata tramite GDS) è di 70 giorni, per un soggiorno che si estende in media fino a 9 notti. Analizzando il dato giornaliero tra il 21 aprile e il 5 maggio, la maggiore parte dei flussi si concretizza il 22 aprile, con circa 30 mila arrivi negli aeroporti italiani che corrispondono al 10,2% del totale. E poi il 24 (22.110 arrivi) e il 25 del mese (20.793), per un’incidenza rispettiva superiore al 7%. Gli statunitensi continuano ad essere i visitatori più assidui. Per il periodo considerato, risultano confermate circa 32 mila prenotazioni aeree dagli Stati Uniti verso l’Italia, il 13,3% sul totale estero. Il volo verso l’Italia viene prenotato 130 giorni prima della partenza, per una permanenza media di 12 notti. Si viaggia in coppia nel 57,6% dei casi, mentre le prenotazioni di un solo passeggero rappresentano il 24%.
L’Enit rileva che “il turismo lento viaggia veloce. Promuoverlo non significa guardare al presente, ma soprattutto al futuro del settore. Questo segmento non è soltanto una tendenza in crescita, ma è diventato un pilastro strategico per lo sviluppo turistico dell’Italia”. E il Ministero del Turismo “ha destinato finanziamenti mirati per sostenerlo: dai 19 milioni di euro per i cammini fino ai 42 milioni di euro per il turismo sostenibile” e “ha istituito un ulteriore fondo da 33 milioni di euro per il turismo all’aria aperta, un altro segmento in costante crescita, finalizzato alla creazione e alla riqualificazione di aree attrezzate per la sosta temporanea”.
“Oggi più che mai, il turismo lento, con il suo legame intrinseco alla sostenibilità, rappresenta un vantaggio competitivo per la nostra meravigliosa Nazione da sfruttare al meglio, in grado di attrarre turisti consapevoli alla ricerca di esperienze autentiche e sostenibili” dichiara il Ministro del Turismo Daniela Santanchè.
“Le presenze si consolidano, l’Europa si conferma tra i nostri principali mercati con Germania e Francia in testa e nonostante il meteo incerto il trend è di vivere il viaggio open air. Torna la Cina al quinto posto tra i Paesi di provenienza internazionale e tutti i mercati long haul soprattutto gli Stati Uniti e in particolare da Los Angeles, Chicago, Boston e Miami. I turisti si fermano per almeno 13 notti con un picco di arrivi previsto per il 27 aprile (10,5%). Roma e Milano attendono rispettivamente l’11,6% e il 10,6% dei flussi da Shanghai, il 10,2% e il 7,5% degli arrivi da Pechino. Da Wenzhou, invece, Milano riceve l’8,3% dei passeggeri, mentre Roma FCO il 6%. I visitatori in arrivo da Germania (7,3%), Francia (6,0%) e Spagna (3,7%) rappresentano insieme il 17 % del totale aeroportuale internazionale in linea con il 2023” dichiara Alessandra Priante presidente Enit. Per quanto riguarda il settore ricettivo,sempre secondo i dati raccolti dall’Ufficio Studi ENIT su dashboard Data Appeal, le città d‘arte hanno già riempito come lo scorso anno al 50% totale tutte le loro strutture ricettive per i Ponti dal 25 Aprile fino al 1° maggio (59,4% nelle locazioni brevi), con punte più alte nella giornata del 26 aprile quando arrivano al 60% del totale disponibile. Seguono i soggiorni della montagna, che vende in media nazionale, in linea col 2023, il 46,9% (47,8% in hotel e similari) della ricettività proposta sui portali web. Sono il 26 e il 27 di aprile le giornate in cui la media si attesta al 55%, in particolare in Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta con in testa le stelle alpine del Trentino Alto Adige. Infine, i laghi con il 46,2% di saturazione della ricettività sulle OTA crescono ulteriormente rispetto allo scorso anno (+0,7%), sfiorando il 58% nella giornata del 26 aprile.
Bene anche il turismo outdoor: la via Francigena proprio tra aprile e maggio vede il culmine dei suoi visitatori provenienti da 55 Paesi stranieri che la percorrono in bici (13,8%) ma soprattutto camminando (85,2%). Secondo gli operatori, ricorda l’Enit, i ponti vedranno tanti camminatori sui percorsi della Penisola. Si riscontra, inoltre, che in specifici punti tappa lungo i cammini sia ormai esaurita la disponibilità di posti letto: “Questo aspetto mette in luce come ci siano certamente ancora margini per incrementare l’offerta locale, prevalentemente costituita da strutture extralberghiere, a fronte di una crescente domanda di turismo a piedi”. (AGI)
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