Roventi polemiche sono scoppiate in Turchia, dopo che una corte ha decretato il rilascio di quattro persone, tutte accusate di negligenza nella costruzione, ispezioni e rilascio di autorizzazioni di un palazzo crollato nel terremoto del 6 febbraio 2016 nella città di Kahramanmaras. Nel crollo persero la vita 44 persone. Dopo una prima perizia presentata da un team di accademici, in cui veniva presentata una lista di irregolarita’ e violazioni di norme di sicurezza antisismiche, il pubblico ministero aveva chiesto pene per gli imputati tra i 3 e i 22 anni di detenzione. All’inizio dell’estate la stesura di un nuovo rapporto e’ stata disposta a sorpresa dalla corte. Nella nuova relazione, presentata da un team di ‘esperti’, le uniche responsabilita’ venivano attribuite all’appaltatore Hasan Cam, mentre agli altri imputati non veniva imputata alcuna colpa o negligenza. Al momento Cam e’ l’unico degli imputati a rimanere in carcere. La polemica, oltre al rilascio dei quattro, riguarda soprattutto il team di ‘esperti’, intervenuto anche in altri processi relativi il terremoto del 6 febbraio 2023 . Oltre ad aver riscosso onorari altissimi, questi ultimi erano finiti al centro di accuse per una relazione che aveva scagionato i due imputati per il crollo di un altro edificio in cui persero la vita 35 persone, sempre nella provincia di Kahramanmaras. (AGI)
TUY/VEN