Tunisia: Saied, no a legge su reato per rapporti con Israele


Esiste già art. 60 del codice penale che punisce alto tradimento
Il presidente tunisino Kais Saied ha dichiarato in un discorso televisivo di essere contrario all’approvazione di una legge che criminalizza la normalizzazione delle relazioni con Israele, dopo che il parlamento ha già approvato due dei sei articoli previsti.
Per quanto riguarda la legge che rende reato ogni rapporto con Israele, Saied ha sottolineato infatti la necessità di fare riferimento all’articolo 60 del codice penale sul reato di tradimento, il quale prevede che “chiunque abbia a che fare con l’entità sionista è un traditore del popolo palestinese e colpevole di alto tradimento” aggiungendo: “Non accettiamo contrattazioni, offerte, pressioni o ricatti da parte di soggetti nazionali o stranieri”.
Secondo il presidente tunisino, la parola “normalizzazione” non esiste perché “riflette un’ideologia disfattista che non ha nulla a che fare con la realtà dei combattenti o con la resistenza sul campo di battaglia”.
Saied ha poi ribadito che “non è il momento opportuno per impegnarsi in dibattiti inutili o discutere terminologie giuridiche inutili quando i palestinesi sono vittime dei crimini più atroci”.
Giovedì scorso il parlamento ha approvato due articoli della legge, prima che il presidente dell’aula Brahim Bouderbala sospendesse la sessione che di fatto non è ripresa il giorno dopo, nonostante alcuni parlamentari abbiano insistito affinché si tenesse una votazione. Bouderbala aveva precedentemente parlato di “completa armonia” tra Saied, il parlamento e “le aspirazioni del popolo”, ma in seguito ha affermato che il presidente Saied lo aveva avvertito che tale legge potrebbe danneggiare gli interessi e la sicurezza della Tunisia.
Fonte: ANSA