Si chiama “Metadinamiche” l’iniziativa nata da un’idea del Centro Komen Italia per i trattamenti integrati in oncologia della Fondazione Policlinico Gemelli di Roma in collaborazione con l’Associazione Onconauti, che coinvolge le donne con tumore al seno metastatico in un PERcorso di benESSERE, un cammino sia fisico che interiore volto al recupero del benessere psicofisico e al raggiungimento di un nuovo equilibrio. 10 donne con tumore al seno metastatico e 10 operatori sanitari esperti in trattamenti integrati partiranno per un’esperienza che li vedrà coinvolti in un cammino di 5-7 giorni nell’ambito del quale, oltre a percorrere a piedi la tappa giornaliera, saranno previste e offerte alle partecipanti attività di terapie integrate supportate da evidenze scientifiche1: esercizi di rilassamento/meditazione, Qi Gong, riflessologia, attività di gruppo guidate da uno psicologo, interventi di educazione alimentare. Komen e Gilead dedicheranno Metadinamiche a Dykadja Paes, fondatrice dell’Associazione Zitto Cancro, cara amica e volto di importanti iniziative di sensibilizzazione e aiuto alle donne, come la Campagna sul tumore al seno triplo negativo metastatico “Donne in Meta”. Ogni anno si stima siano 37.000 le donne che convivono con un tumore al seno metastatico; grazie ai progressi nelle tecniche diagnostiche e terapeutiche, alla disponibilità di nuovi farmaci, alle migliori terapie di supporto e a una più efficace integrazione tra terapie sistemiche e locali, la sopravvivenza globale di queste pazienti con malattia metastatica è notevolmente aumentata. Ma la sopravvivenza porta con sé il bisogno di garantire una buona qualità di vita e la possibilità di sperimentare esperienze che “normalizzino” il più possibile il vissuto della paziente e dei propri cari. “La possibilità di integrare nella pratica clinica le più aggiornate terapie antitumorali con trattamenti integrati rivolti al sostegno psico-fisico della persona malata – spiega il Dottor Stefano Magno, Direttore del Centro Komen Italia del Policlinico Gemelli – consente di alleviare disturbi ed effetti collaterali complessi, che hanno insoddisfacenti o inefficaci soluzioni farmacologiche e, in questo modo, incoraggia una maggiore partecipazione proattiva e l’aderenza della paziente ai protocolli di cura”. (AGI)
RED