Trump dichiara l'emergenza nazionale. Vola Wall Street


Come anticipato dai media nel corso della giornata, il presidente Usa, Donald Trump, ha dichiarato l’emergenza nazionale per l’epidemia di coronavirus. La decisione ha messo le ali a Wall Street, i cui principali indici hanno toccato rialzi superiori al 9%.

“La dichiarazione di stato di emergenza nazionale ci permetterà di avere 50 miliardi di dollari per fronteggiare la pandemia del nuovo coronavirus”, ha dichiarato Trump, “ho dato indicazioni per ampliare i centri di prevenzione in tutto il Paese e per aumentare la possibilità di fare test”. La cifra è in larga parte quanto stanziato dal Congresso in caso di catastrofe. Con l’emergenza nazionale l’emergenza nazionale, i fondi fluiranno più agevolmente agli Stati per far fronte all’epidemia e ampliare i centri dove fare i test.

Congelati gli interessi sui prestiti degli studenti

Il presidente ha annunciato il congelamento dell’interesse sui prestiti degli studenti come misura collaterale per allentare la pressione sui cittadini e ha annunciato che verranno acquistate grandi quantità di petrolio per aumentare le scorte strategiche. Affermazione che ha fatto balzare del 7,5% il prezzo del petrolio, portando il barile del Nymex verso i 34 dollari.

“Abbiamo stretto le collaborazioni con i privati per ampliare i centri per fare i tamponi per il Covid-19”, ha dichiarato Trump nel discorso alla nazione, “vogliamo che faccia i test solo chi ha bisogno ma stiamo lavorando per fare in modo che si possano fare senza scendere dall’auto”, ha aggiunto.

Trump ha citato Google tra le aziende che stanno lavorando per il progetto. “Vogliamo essere in grado di fare 5 milioni di test, se necessario, entro il mese ma non credo lo sarà”, ha spiegato il capo della Casa Bianca, che ha invitato i cittadini a non correre tutti verso i centri che svolgeranno i test: “Non è necessario”. 

To unleash the full power of the Federal Government in this effort, today I am officially declaring a National Emergency. pic.twitter.com/yu2GBcxWD6

— Donald J. Trump (@realDonaldTrump)
March 13, 2020

Il timore che la sanità non regga

I casi di nuovo coronavirus negli Stati Uniti hanno superato i 1.700, seppure i test siano ancora sporadici, e il bilancio delle vittime è salito a 41. Ma il timore è che il sistema sanitario americano non sia preparato ad affrontare l’enorme, probabile afflusso di pazienti.

Trump dovrebbe invocare lo Stafford Act, una legge che autorizza la Fema, la Federal Emergency Management Agency, a coordinare la risposta alle catastrofi e aiutare i governi statali e locali. Il presidente ha dichiarato negli ultimi giorni che si è informato sulla legge e ha anticipato che vorrebbe usarla per affrontare la pandemia; e in questo senso lo spingono anche i Democratici, come il senatore di New York, Chuck Schumer.

I presidenti americani invocano spesso lo Stafford Act come risposta ai disastri naturali, ma di solito la dichiarazione di emergenza riguarda singoli Stati o aree, non il Paese intero, e non è stata utilizzata spesso per le crisi sanitarie.

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Fonte: estero agi