Tre italiane al museo


Di Marie Claire Ocera

Raccontare in breve e con le giuste informazioni e rappresentazioni emozionali la nostra avventura, non è certo facile

Avevamo tutte noi la voglia di entrare in questo luogo così importante per la terra di Tunisia e pieno di così grandi e straordinari tesori, da non stare più nella pelle! La notte prima eravamo al telefono a sognare ad occhi aperti come sarebbe stato il nostro Tour esperienziale, e le sensazioni che avremmo provato! Appena arrivato il nostro fidato Sami a prenderci a casa, siamo partite alla volta di Tunisi, in una magnifica giornata di settembre! Il tempo mite e il venticello leggero sono stati perfetti per rendere indimenticabile il nostro viaggio! La prima tappa è stato il Museo Nazionale del BARDO, che, come ci ha raccontato la nostra guida ALAY, si divide in due palazzi di due epoche diverse

Il palazzo dell’EL BAy con le varie stanze da pranzo, le camere, la stanza della musica e tante altre diverse per ogni occasione

Pur essendo rimaste dentro il museo ben 1.30 minuti, abbiamo compreso solo una piccola parte delle meraviglie incastonate nella storia dei meravigliosi mosaici

Le fotografie scattate con una ottima Nikon dalla nostra amica Patrizia, parlano di scene di vita giornaliera, scene di caccia e scene con vari personaggi mitologici e divinità dell’epoca greca e romana

Camminando su pavimenti ricchi di storia, la sensazione di seguire la loro vera esperienza di migliaia di anni fa, è davvero emozionante!!

Come si racconta, la popolazione della Tunisia è di origine Berbera.

Quindi molto diversa come maniera di vita e di libertà dalla popolazione ARABA

I Berberi e la loro etnia sono ancora presenti nel territorio; un popolo fiero e libero, che non amava la colonizzazione e che ha sempre lottato per fare rimanere vivo il loro patrimonio culturale e le loro tradizioni

E questo si vede nelle scene dei mosaici che richiamano questa loro vita all’ aria aperta, le scene di Caccia con i cavalli e i cani, le tradizioni culinarie, le scene di coltivazione della terra e i frutti dei loro meravigliosi giardini pieni di uccelli e di pavoni

Numerosi testi antichi greci, fenici e romani attestano l’esistenza del popolo berbero come primo occupante del Nord Africa.

Con l’arrivo dei Fenici nel sito di Cartagine, passando per il regno di Numidia, che divenne in seguito una provincia di Roma, il popolo berbero viene descritto dagli arabi, molto più tardi, come un popolo molto fiero che resistette a lungo alle diverse potenze romane e arabe.

Sebbene la lingua e la cultura BERBERA siano comuni a tutti i Paesi del Maghreb, le istanze ad esse legate hanno potuto svilupparsi pubblicamente solo in Marocco e Algeria.

In Tunisia e in Libia, anche se la società civile militante BERBERA ha sfidato i regimi autoritari, qualsiasi richiesta sociale o politica è stata soffocata dai governi. In questi due Paesi.

Il Museo del Bardo è qualcosa di veramente straordinario: si tratta non solo del più importante museo tunisino, ma anche del più antico dell’intero mondo arabo e dell’Africa.

Già questo da solo basterebbe a renderlo una meta imperdibile. Ma non è tutto. L’edificio che lo ospita è un vero e proprio capolavoro di arte husseinita (XIX sec.), un tempo fu la residenza del Bey di Tunisi, poi nel 1888 fu trasformato in museo con il nome di Alaoui, un modo per rendere omaggio al sovrano dell’epoca.

Il percorso espositivo si articola in 40 sale su tre livelli secondo nuovi circuiti di visita che seguono criteri cronologici e tematici: il periodo preistorico, quello punico, romano, cristiano, arabo-islamico e infine quello dell’archeologia sottomarina.

Da sempre, fiore all’occhiello del museo è la collezione di mosaici: la più importante del mondo, che racconta per immagini la storia della Tunisia.

Museo bardo molti sono sistemati sulle pareti, altri sul pavimento,

Uscite dalla nostra prima esperienza di una full immersion nella narrazione della vita nella antica Roma e nelle tradizioni tunisine, ci tengo a ricordare alcune delle bellissime scene e la descrizione di alcuni delle migliaia di mosaici custoditi in perfetto stato! Una stupenda decorazione musiva del III secolo mostra un sofferente Ulisse legato all’albero maestro della sua nave mentre ascolta il lamento suadente delle sirene, esseri amorfi dal volto umano e con le ali e le zampe di arcigni rapaci. Nella stanza detta di Teseo la narrazione diventa illusione ottica e lo sguardo si perde nel dedalo di linee geometriche del labirinto di Minosse, dove si sta svolgendo la lotta con il Minotauro.

Inoltre, la straordinaria scena del NETTUNO attorniato dai cavalli (onde del mare)

 

Il TRIONFO DI NETTUNO

Uscendo dall’ esperienza emozionale dentro le stanze dei mosaici il nostro fido. Alay ci porta a ritornare sulla terra ferma con un buon caffè e un the alla menta!

Prima di andare verso il ristorante e salutare il museo del Bardo e le sue storie mitologiche, ci fermiamo qualche minuto davanti alla stele commemorativa dei 19 turisti, vittime dell’attentato nel 2015

Per completare la nostra avventura di Gita esperienziale, andiamo con il nostro driver all’ ingresso della Medina, e poi ci dirigiamo a piedi verso il ristorante Fonduk El ATTARINE

Il ristorante è un vecchio Fondo ristrutturato che ha mantenuto lo stile tradizionale di origine Tunisia: Il cibo e tipico tunisino di origine BERBERA!

La crema alla nocciola, la crema bianca ai fiori di arancio e una Assidat

La Assidat è una crema di realizzata con le pigne dell’ALEPPO e si gusta nel giorno del MULAD, la festa del PROFETA