AGI – Si è svolta questa mattina a Roma sotto al ministero dello Sviluppo economico una manifestazione dei lavoratori del trasporto aereo. Chiusa via Veneto a Roma, nel tratto tra piazza Barberini e via di Boncompagni. Sul posto erano presenti gli agenti del I Gruppo Trevi della polizia locale di Roma Capitale.
“E’ una manifestazione enorme, partecipata ma serena e ordinata”, ha commentato Andrea Cuccello, segretario confederale Cisl descrivendo il corteo che i lavoratori del hanno fatto intorno al ministero. “Siamo più di 5.000 persone – riferisce all’AGI – e abbiamo attraversato via Veneto, via Bissolati, via di S.Basilio. Eravamo troppi per restare in presidio in via Molise, sotto al Mise”.
Il corteo ha creato problemi al traffico ma, assicura il sindacalista, non ci sono state tensioni. Una rappresentanza di tutte le sigle sindacali è stata ricevute dal ministro Giancarlo Giorgetti. “I lavoratori sono preoccupati per la crisi che riguarda tutte le compagnie, non solo Alitalia, in particolare per l’occupazione”, ha spiega Cuccello. “Chiediamo un tavolo interministeriale con la presenza dei sindacati”, ha concluso.
Nel corso della riunione Giorgetti ha accolto la richiesta sindacale. “Raccolgo la sollecitazione alla creazione di un tavolo permanente sul trasporto aereo”, ha detto Giorgetti che non ha nascosto le difficoltà di tutto il settore e della crisi Alitalia. “E’ giusto che il governo si confronti con voi – ha aggiunto rivolgendosi ai sindacati – rispetto a una vicenda che è molto complessa che vede numerosi interessi, aziendali e nazionali, che devono essere trattati nell’ambito di una dialettica con la commissione europea”.
Su Alitalia si valuta un piano B
Il ministro ha osservato anche che su Alitalia si sta riflettendo su un piano B. “Con i commissari straordinari è in corso una riflessione su piani alternativi se l’attuale trattativa con il Mef andasse male”, ha osservato. “Sarà necessario riconsiderare tutto se la vicenda Alitalia non avrà una conclusione positiva e bisognerà coinvolgere anche il Parlamento”, ha aggiunto Giorgetti.
Il ministro ha comunque ricordato che al Mise c’è solo la competenza dell’amministrazione straordinaria mentre al Mef, al ministero del Lavoro e al Mims si ragiona sul piano e la newco. “L’attuale situazione”, ha sottolineato, “è evidentemente il risultato di errori del passato ma ora noi rischiamo di perdere quello che è rimasto. Senza fare processi a nessuno è però necessario, a mio parere, ricondurre la questione a una riflessione sulla politica industriale sul trasporto che vogliamo intraprendere”.
Intanto i sindacati e i piloti chiedono un rilancio vero e non la compagnia ‘bonsai’ chiesta dall’Ue. “Non possiamo continuare ad apprendere notizie sul futuro di Alitalia in maniera indiretta e spesso discordanti tra loro. L’esasperazione delle lavoratrici e dei lavoratori della compagnia è alle stelle”, ha dichiarato Salvatore Pellecchia, segretario generale della Fit-Cisl.
“Anche alla luce del troppo severo atteggiamento dell’Unione europea nei confronti di Alitalia, riteniamo che vada posto fine a questo stillicidio e che si debba aprire un confronto permanente per monitorare e risolvere la situazione con i Ministeri competenti. Riteniamo altresì che, alla luce dei risultati che la somministrazione dei vaccini sta avendo in altri paesi, il decollo della nuova azienda non sia più rinviabile e per questo chiediamo che vada messa sin da ora nelle migliori condizioni per competere sul mercato, a partire dal brand, conosciuto e stimato in tutto il mondo, dagli slot necessari per avere una capacità produttiva adeguata alla domanda di trasporto aereo e da una flotta dotata di aeromobili competitivi e performanti sia sul medio-lungo raggio che per il mercato domestico. Abbiamo quindi la necessita’ di conoscere gli obiettivi e soprattutto le potenzialita’ della nuova compagnia aerea: si e’ sprecato anche troppo tempo”, ha concluso Pellecchia.
La situazione di Alitalia è “complessa e difficile”, ha osservato il presidente di Anpac Stefano De Carlo in rappresentanza della Fnta (Federazione nazionale trasporto aereo) in audizione in Commissione Trasporti della Camera. “L’atteggiamento dell’Ue deve essere proprio e non può danneggiare la compagnia. Deve essere una compagnia di supporto al turismo perché il nostro è un paese turistico. Il dimensionamento deve essere corretto, 100-120 aerei rappresenta la soglia minima di sostenibilità a partire dal 2022 quando ci sarà la ripresa reale del mercato”, ha evidenziato De Carlo aggiungendo che bisogna “minimizzare se non annullare l’impatto sugli slot di Linate” e pensare al cargo.
Source: agi