Milano, 29 set. – L’Europa deve investire in modo massiccio e più rapido nella transizione energetica se vuole rimanere “una potenza industriale globale”. E’ il messaggio dei leader della Banca centrale europea, Christine Lagarde, dell’Agenzia internazionale per l’energia, Fatih Birol, e della Banca europea per gli investimenti, Werner Hoyer, rivolto a governi, industria e finanza, nel corso di una conferenza internazionale congiunta a Parigi.
Accelerare la transizione verso energie senza emissioni di carbonio, si afferma, sarà essenziale per la competitività delle industrie europee e la stabilità finanziaria del continente, sostengono. Tuttavia, gli investimenti restano ostacolati dalle incertezze politiche e dalla lentezza delle procedure di autorizzazione (in particolare nel settore delle energie rinnovabili), mentre le industrie soffrono di costi energetici più elevati che altrove. Dall’anno scorso, l’Europa è riuscita ad allontanarsi dal suo principale fornitore di energia, la Russia, “più rapidamente di quanto molti immaginassero”, osserva il direttore dell’Aie, Fatih Birol. “Ora – aggiunge – deve imparare a svilupparsi in questa nuova realtà. Ha bisogno di un nuovo piano generale industriale per tenere il passo con le altre economie. Tuttavia, non vediamo ancora come metterà in pratica le sue ambizioni. I leader devono agire con forza e rapidamente, per consentire alla regione di rimanere una potenza industriale globale”.
Per la presidente della Bce Christine Lagarde, “occorre fare di più per spingere il mercato verso la finanza verde, che ridurrebbe i premi di rischio e contribuirebbe a ridurre i costi di finanziamento”. “La transizione energetica è un’opportunità per il mondo, ma è anche una sfida perché le nostre industrie devono abbracciare rapidamente questo cambiamento, altrimenti rischiano di ritrovarsi indietro”, sottolinea il presidente della Bei Werner Hoyer, per il quale “solo massicci e rapidi investimenti in Le tecnologie a zero emissioni di carbonio consentiranno all’Europa di mantenere la sua attrattiva economica”.