Ennesima tragedia sulle coste italiane. Decine di migranti sono morti in mare al largo di Cutro, nel crotonese. L’imbarcazione non ha retto il mare mosso e si è spezzata. I cadaveri sono stati trovati stamattina (domenica 26 febbraio) sulla spiaggia in località “Steccato”.
Tra di loro, numerosi bambini (anche un neonato) e molte donne.
I circa 80 superstiti trovati sulla spiaggia hanno raccontato ai soccorritori che sul peschereccio su cui viaggiavano, che si è spezzato in due a causa del mare molto mosso, erano almeno in 200-250, altri superstiti dicono 180. In ogni caso si temono almeno 100 vittime.
L’imbarcazione, partita dalla Turchia – su cui viaggiavano migranti in arrivo da Iran, Afghanistan e Pakistan – sarebbe finita contro gli scogli a causa del mare agitato, a poche decine di metri dalla riva.
Un ammasso di legni sballottati dalle onde contro la riva: è tutto quello che resta del barcone.
Piantedosi: “Una tragedia immane”
- “Il naufragio avvenuto in Calabria è una “tragedia immane” che “mi addolora profondamente e ci impone, innanzitutto, il profondo cordoglio per le vite umane spezzate”.
Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno italiano Matteo Piantedosi, sottolineando che “è fondamentale proseguire in ogni possibile iniziativa per fermare le partenze” dei migranti.