Torna “Un Pasto al Giorno” iniziativa Comunità Giovanni XXIII


Torna l’iniziativa “Un Pasto al Giorno” a favore della Comunità Papa Giovanni XXIII, nell’ambito del progetto editoriale “Un Natale di Valore” ideato da Famiglia Cristiana, testata del Gruppo Editoriale San Paolo: un’iniziativa di solidarietà per offrire, in questo contesto difficile, aiuti alimentari e pasti a chi versa in condizioni di bisogno e, allo stesso tempo, raccontare l’impegno concreto delle aziende nei confronti dell’ambiente e della comunità, per continuare il cammino verso l’obiettivo che Papa Francesco definisce “ecologia integrale”.
Undici aziende italiane hanno trovato spazio tra le pagine del numero da domani in edicola, per raccontare la propria storia e attività benefiche che da anni stanno caratterizzando il loro stile di fare impresa, a dimostrazione che la logica imprenditoriale può trovare una sponda e, anzi, arricchirsi con l’impegno sociale, ecologico e umanitario per migliorare il mondo che ci circonda. Un modo per raccontare il bene, facendo del bene: questa iniziativa, cui hanno aderito grandi aziende di diversi settori – da quello alimentare all’assicurativo e bancario – ha visto donare 60 mila euro per il progetto “Un Pasto al Giorno” ideato e condotto con serietà e capillarità dall’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, che dal 1968 offre accoglienza in tutta Italia a persone con varie situazioni di disagio sociale, come i nuovi poveri e le persone senza dimora.
“La nostra Comunità è fatta di persone che, da 50 anni, condividono ogni giorno la loro vita, la casa e anche la tavola con chi è nel bisogno”, spiega il responsabile generale della Papa Giovanni XXIII, Matteo Fadda. “La strada continua a essere un dormitorio a cielo aperto. Alle persone che vivono in strada, italiani e immigrati, si aggiunge una fetta di povertà costituita da famiglie o singoli individui che si rivolgono a noi in cerca di aiuto in tante città d’Italia, dal nord al sud, e nei paesi più poveri del mondo, specie ora che le vicende mondiali hanno rotto equilibri precari e gettato tanti nella disperazione. È importante sapere di avere accanto persone che ci aiutano ad accogliere e sfamare queste persone per costruire tutti insieme una tavola in cui ci sia posto per tutti. Siamo grati a Famiglia Cristiana e a quanti stanno aderendo a questa iniziativa, perché ci aiutano a costruire quel senso di comunità capace di trovare risposta e speranza per chi aveva perso tutto”. I grandi progetti di responsabilità sociale raccontati coprono buon parte del tessuto sociale italiano in difficoltà, per offrire aiuti alle sempre maggiori e diverse necessità. Tra i progetti raccontati troviamo “Polis” di Poste Italiane, dedicato all’abbandono dei piccoli centri urbani e alla transizione digitale; troviamo il settore dei trasporti, con l’azione di sostegno di Autostrade per l’Italia scesa in campo in Emilia Romagna e in Toscana a seguito del terremoto; quello bancario e assicurativo con “Una mano a chi sostiene” di Fondazione Cattolica di Generali Italia, nata per promuovere i progetti di inclusione sociale e coesione, arrivando al progetto di Intesa San Paolo “Aiutare chi aiuta” per il contrasto alla povertà al fianco della Caritas e alle numerose iniziative di Banche di Credito Cooperativo.
Protagoniste anche le aziende alimentari, come Snam ed Esselunga che con i buoni “Amici di scuola e dello sport” fornisce attrezzature a istituti scolastici e società sportive oppure Caputo-Il Mulino di Napoli che concentra la sua attenzione verso le disuguaglianze sociali. Infine il settore farmaceutico con EG Stada Italia che con il “Tour della Salute” si prende cura della prevenzione e apprendimento di uno stile di vita sano.
Il servizio “Un Natale di Valore” nel numero 52 di Famiglia Cristiana viene introdotto per il secondo anno consecutivo dal racconto del “pranzo solidale di Natale” promosso dalla Polizia di Stato in collaborazione con Famiglia Cristiana e Caritas Ambrosiana, per quest’anno rivolto ai più piccoli in condizioni di disagio sociale. (AGI)
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