AGI – L’oro che vale la storia. Federica Cesarini e Valentina Rodini non hanno solo fatto tornare l’Italia del canottaggio sul tetto dell’Olimpo, 21 anni dopo l’oro di Sydney nel quattro di coppia, ma hanno conquistato la prima medaglia di sempre alle Olimpiadi del canottaggio italiano al femminile. Il titolo olimpico del doppio pesi leggeri, oltre a essere il secondo oro della spedizione italiana alle Olimpiadi di Tokyo, è la conferma del movimento in rosa del canottaggio che in Italia sta crescendo.
Ed è impresa Paltrinieri nel nuoto. Il ‘Dio delle acque’ è argento vivo dopo la grande paura della mononucleosi. L’argento di Gregorio negli 800 stile libero va oltre alla consistenza della medaglia: è la dimostrazione che ‘Greg’ c’è, è ritornato grande dopo quella malattia che debilita e rischiava di mandare all’aria anche un’intera carriera.
Sul bacino del Sea Forest Waterway di Tokyo l’Italia centrato anche il bronzo nel doppio dei Pesi Leggeri maschile con Stefano Oppo e Pietro Willy Ruta. Valentina Rodini, 26 anni di Cremona, finanziera, alla seconda Olimpiade dopo quella di Rio 2016, assieme a Federica Cesarini, 24 anni di Cittiglio, poliziotta, nel 2020 a Poznan avevano conquistato l’argento europeo. Cesarini nel 2017 a Sarasota aveva conquistato il titolo mondiale nel quattro di coppia.
Oro al fotofinish per Valentina Rodini e Federica Cesarini
Reattive alla partenza, le azzurre restano attaccate a Gran Bretagna e Francia. AI 750 metri l’imbarcazione di Fede e Vale sferra l’attacco che a 38 colpi le porta a condurre la gara. Dietro pericolosamente l’Olanda in acqua 1 che supera l’Italia pochissimo. Cesarini-Rodini non si perdono d’animo, non cedono, sanno che anche Francia e Gran Bretagna sono pronte a piazzare da un momento altro l’attacco micidiale. A 500 metri dall’arrivo le olandesi volano, italiane, inglesi e francesi, pero’, non stanno a guardare.
Quasi improvvisamente l’azione della barca olandese diventa rallentata, negli ultimi 200 metri i colpi di Federica e Valentina sono fortissimi. Sulla linea d’arrivo l’Italia è prima in 6’47″54 davanti alla Francia di Laura Tarantola e Claire Bove (6’47” 68) e Olanda (Marieke Keijser-Ilse Paulis/6’48″03). Stefano Oppo e Pietro Willy Ruta sono stati protagonisti di una gara da cuore e batticuore. L’oro e’ andato all’Irlanda di Fintan Mc Carthy e Paul O’Donovan (6’06″43) e l’argento alla Germania (Jonathan Rommelmann-Jason Osborne/6’07″29) con l’Italia in 6’14″30 brava a arginare la pericolosa Repubblica Ceca rimasta a poco piu’ di due secondi dal bronzo.
Clamoroso argento di Paltrinieri negli 800 stile libero
Gregorio lo ha chiamato “miracolo” quando ha toccato per secondo una gara incredibile, vibrante, scoppiettante della quale lui stesso è stato il grande regista sin dalle prime bracciate. Non c’è l’oro, fa lo stesso, è andato al collo del sorprendente debuttante Us Boys, Robert Finke – nel 2019 ha rischiato di dover appendere il costume al chiodo dopo un grave incidente in motorino – ma per Paltrinieri questo argento scaccia le paure, i timori, i dubbi dopo che aveva acciuffato per il ‘rotto della cuffia’ la finale olimpica.
“Non ero favorito, in corsia otto mi davano tutti per mezzo morto e, invece, sono qui”, ha detto per una sorta di liberazione durante la conferenza stampa di rito. Poco prima di salire sul podio a prendersi il meritatissimo argento, SuperGreg aveva esclamato, “parlare di miracolo è poco, neanche io avrei scommesso su me stesso”. Gregorio salta giù dal blocchetto che è una ‘pantera’ che poco dopo si trasforma un missile costante tra il 29” e il 29”5. Tra l’italiano e il resto del mondo, guidato dal ‘vecchio califfo’ ucraino Mykhaylo Romanchuk, si è arrivati ad un vantaggio massimo di circa due secondi. Attorno a metà gara l’azione del 26enne di Carpi è sempre fluida ma l’americano Finke inizia a rosicchiare decimi preziosi vasca dopo vasca. Lo stesso fanno Romanchuk e il tedesco Wellbrock che provano l’attacco per raggiungere Gregorio ma, frutto di grande esperienza, l’azzurro piazza la contro-risposta. Dal parziale di 28”86 ai 650 è passato ai 28”04 negli ultimi 50. Il finale di gara regala tante emozioni, quasi commovente.
L’ultima vasca di Bob Finke è mostruosa (26”39!) e tocca prima di tutti in 7’41”87. Paltrinieri è secondo a soli 24 centesimi (7’42”11, suo quinto tempo di sempre), Romanchuk terzo (7’42”33). Niente da fare per il tedesco campione del mondo in carica dei 1500 stile libero, Florian Wellbrock, quarto (7’42″68).
Source: agi