ti va un CAFFE’?


Ci tiene compagnia tutte le mattine, tra un caffè ed un cornetto come sempre è in grado di strappare un sorriso a chiunque; lo showman siciliano è un vero uragano!
S’intitola “Viva Rai2!” la nuova scommessa professionale del più grande intrattenitore del piccolo schermo: Rosario Fiorello. Al centro del format, l’allegria dello showman di origini siciliane e degli amici del bar che commentano insieme i fatti del giorno. Notizie tratte dalla carta stampata e dal web, attualità, vignette, interviste: Fiorello attinge a tutto ciò che trova spazio sui media per costruire una scanzonata carrellata sulla nostra società e sui media stessi. Insieme alle notizie e alle improvvisazioni, ci regala un condensato di momenti di varietà, dal ritmo elevato: musica, canzoni, balletti, duetti, gag con ospiti e compagni di gioco. Un successo annunciato visto che, sin dalle prime puntate, il format ha registrato ascolti record e ottime critiche sia da parte del pubblico che degli addetti ai lavori. L’ideatore, direttore artistico, autore e protagonista di uno show in diretta che, ogni mattina alle 7.15 su Rai2, dallo scorso dicembre dà la sveglia agli italiani si racconta con la sua consueta spontaneità…
Rosario, prima di tutto una curiosità: cosa ti spinge, oggi, a fare ancora televisione?
“Mi piace l’idea di poter trasmettere la mia visione del mondo. Così come adoro l’idea di costruire, in ogni mio programma, una piccola comunità in cui il pubblico possa identificarsi. Non ho mai amato la tv eccessivamente artefatta, ho sempre voluto mostrarmi così come sono e far sentire le persone a proprio agio.”
Finalmente sei tornato in televisione con un nuovo programma: “Viva Rai2!”. Con quale stato d’animo lo stai vivendo?
“C’è sempre una grande emozione, è inutile negarlo. Chi mi conosce lo sa che, in situazioni come questa, sono sempre in trepidazione. Questa volta, però, credo di essere andato oltre, visto che sono proprio terrorizzato – ride, ndr-. Da sempre, ad accompagnarmi sul lavoro, c’è una costante dose di ansia da prestazione, a cui fa seguito il terrore del giudizio da parte del pubblico. Ma va bene così, perché fino a quando sarò emozionato sarò felice del lavoro che ho scelto di continuare a svolgere. Se non provassi nessuna di queste emozioni significherebbe che la mia vita sarebbe pronta a prendere una direzione diversa. In generale non ho il timore di reinventarmi, quindi vedremo come va!”
Tra i primi ospiti che sono venuti a trovarti c’è il tuo amico Amadeus, che tipo di rapporto avete e soprattutto come si gestisce un’amicizia nel mondo dello spettacolo?
“Non gliel’ho neanche dovuto chiedere: in un mio programma non può non venire a trovarmi Amadeus; qualsiasi sia il format

Fonte: Albatros