L’ex primo ministro Thaksin Shinawatra sarà processato con l’accusa di lesa maestà per dichiarazioni che fece nove anni fa. Tre mesi dopo il suo rilascio dal carcere preventivo, l’ex leader che ha oggi 74 anni si ritrova al centro di una nuova vicenda legale legata ai suoi vent’anni di attriti con la monarchia e l’esercito. “Il procuratore generale ha deciso di incriminare Thaksin per aver insultato la monarchia”, ha annunciato Prayuth Pecharakun, portavoce del procuratore generale, in una conferenza stampa a Bangkok. “Il procuratore generale non ha potuto vederlo in tribunale oggi perché il suo avvocato ha detto che ha il Covid”, ha continuato, aggiungendo che la sua convocazione è stata quindi rinviata al 18 giugno. Thaksin Shinawatra nega le accuse, ha riferito il suo legale Winyat Chatmontree. “È pronto a dimostrare la sua innocenza al sistema giudiziario”, ha assicurato il consiglio. L’accusa si basa su dichiarazioni rilasciate nel 2015 durante un’intervista a una testata della Corea del Sud. La legge sulla lesa maestà, considerata una delle più dure al mondo nel suo genere, prevede pene che vanno dai tre ai 15 anni di carcere e può anche essere applicata ad azioni commesse fuori dal regno. E’ stata utilizzata per soffocare qualsiasi voce di protesta per scopi politici, in particolare sulla scia delle gigantesche manifestazioni del 2020 e del 2021 che chiedevano una revisione approfondita del sistema, secondo quanto denunciano le associazioni per la difesa dei diritti umani. Eletto due volte primo ministro, nel 2001 e nel 2005, Thaksin Shinawatra è stato spodestato dal potere nel 2006 da un colpo di stato dei generali che denunciavano la sua presa populista sul regno. (AGI)