AGI – Si avvicina per Tesla l’ingresso nel prestigioso indice di Wall Street, lo S&P 500. Un requisito per arrivare a questo risultato è rappresentato da quattro trimestri consecutivi positivi di bilancio, che Tesla ha ora raggiunto. La trimestrale di ieri è stata infatti incoraggiante, visto che la società guidata da Elon Musk ha confermato gli ambiziosi obiettivi per le consegne di auto nel 2020, nonostante la pandemia di coronavirus, e ha annunciato il progetto di una nuova fabbrica di auto in Texas.
Il titolo brilla in Borsa, oggi guadagna oltre il 3% ma da inizio anno +275%
A Wall Street, il titolo del produttore di veicoli elettrici ha segnato ieri un rialzo dell’1,5% ma prima della diffusione dei dati di bilancio: ora alla Borsa di New York guadagna oltre il 3%. Non è una particolare novità: sono ormai diversi mesi che la sua è diventata un’ascesa mozzafiato visto che da inizio anno, ha fatto registrare un balzo del 275%. Insomma, il prezzo è salito ad oltre 1.000 dollari per azione, facendo di Musk uno dei 10 miliardari piu’ ricchi del mondo. Per Tesla, è una stagione di successo: all’inizio di luglio, ha superato la Toyota giapponese come casa automobilistica con la più alta capitalizzazione di mercato al mondo. L’azienda vale attualmente circa 290 miliardi di dollari a Wall Street, sette volte di più della General Motors o dieci volte di più della Ford.
Le perplessità di alcuni analisti: aumento eccessivo
Diversi analisti, pur elogiando i risultati di Tesla, considerano pero’ eccessivo questo aumento. Nella conference call con gli analisti, Musk ha elogiato il personale di Tesla per “la prestazione eccezionale” durante il lockdown che ha interessato per settimane il suo stabilimento in California e ha detto che non vede l’ora di “continuare a crescere” per arrivare a livelli di produzione più vicini a quelli dei giganti dell’auto convenzionale. “Non sono mai stato più ottimista o entusiasta del futuro di Tesla”, ha tagliato corto. La società ha registrato un utile di 104 milioni di dollari nel trimestre conclusosi il 30 giugno, a fronte di una perdita di 408 milioni di dollari nel periodo dell’anno precedente. I ricavi sono scesi del cinque per cento a 6 miliardi di dollari. Ma la società ha fatto sapere di essere comunque sulla buona strada per aumentare la produzione nelle fabbriche in California e a Shanghai e che l’attività relativa ad uno stabilimento in costruzione in Germania “continua a progredire”.
Resta l’obiettivo di 500 mila auto consegnate quest’anno
Non solo, ma la consegna di 500.000 auto quest’anno “rimane il nostro obiettivo”, e anzi Musk ha annunciato di aver scelto un sito di 2.000 acri vicino ad Austin, Texas, per la sua prossima “Gigafactory” per costruire una serie di modelli, compreso il nuovo veicolo “Cybertruck“. Secondo alcuni analisti però gli entusiasmi andrebbero frenati. Ad esempio, una nota della CFRA Research ha definito il risultato della trimestrale come di “bassa qualità”, citando un aumento insolitamente grande delle entrate legate ai crediti d’imposta per le auto elettriche e ribadendo la sua raccomandazione di “tenere” le azioni. La CFRA ha fissato un obiettivo di 1.220 dollari per le azioni Tesla, il che significa che le azioni dovrebbero scendere di circa il 25%. Jim Reid, analista di Deutsche Bank, pur sottolineando come la quota di Tesla nel mercato globale dell’auto sia aumentata allo 0,8% comunque molto al di sotto del 14% di Volkswagen, riconosce comunque che “la sua crescita della quota di mercato è particolarmente impressionante e ha scosso gli altri attori sul mercato”. Per quanto riguarda la performance del gruppo sul mercato azionario, è legata al fatto che “i veicoli elettrici sono visti come il futuro e gli investimenti ESG (ambientali, sociali e di governance) sono in crescita”. Un analista di Barclays, Brian Johnson, ha messo invece in dubbio le prospettive per la casa automobilistica elettrica, nonostante l’azienda abbia registrato guadagni del secondo trimestre superiori alle aspettative del mercato.
Quali sono le promesse di Musk?
A suo giudizio, anche se Musk ha promesso margini “leader del settore”, questo non e’ probabile che accada in quanto “chiaramente non è quello che ha intenzione di fare. Lui sta cercando solo di far crescere i ricavi”. Il patron di Tesla, dalla condotta anticonformista – non riceve uno stipendio anche se ora potrà sbloccare una nuova serie di “stock option” che potrebbero teoricamente portargli 2,1 miliardi di dollari – è stato peraltro duramente criticato per il suo atteggiamento durante la crisi sanitaria: a suo giudizio, molte fonti riguardo ai contagi erano “false e fuorvianti”, è arrivato a definire “fasciste” le misure di restrizione, chiedendo al governo di “restituire alla gente la loro maledetta libertà”.
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Fonte: economia agi