Mercoledì prossimo, 9 aprile, con la trattazione in udienza pubblica, la questione sul “terzo mandato” arriverà al vaglio della Corte costituzionale. I giudici di Palazzo della Consulta, in particolare, sono chiamati a pronunciarsi sulla legittimità della norma (articolo 1, comma 1) della legge 16/2024 della Regione Campania, inerente ‘Disposizioni in materia di ineleggibilità alla carica di presidente della Giunta regionale’, nella parte in cui “esclude dal computo dei mandati rilevanti, ai fini dell’applicazione del principio del divieto di terzo mandato consecutivo per i presidenti di Regione eletti a suffragio universale e diretto, quelli precedenti a quello in corso all’entrata in vigore della legge regionale”.
A impugnare la legge regionale campana, approvata nello scorso novembre – che consentirebbe all’attuale governatore Vincenzo De Luca di ricandidarsi alle prossime elezioni, oltre il limite dei due mandati – è stata la presidenza del Consiglio dei ministri, secondo cui “la legge oggi censurata, ribadendo il divieto di terzo mandato, questa volta in maniera esplicita e specifica, produce il solo effetto di far decorrere ‘ex novo’ il computo dei mandati, privando di efficacia e sterilizzando quelli gia’ svolti, ad eccezione di quello in corso. In questo modo – si legge nel ricorso – si genera un quadro elusivo in base al quale una nuova legiferazione regionale in materia, che e’ iniziativa in astratto di certo non preclusa ai Consigli regionali, avrebbe l’effetto di rendere irrilevante lo svolgimento di mandati gia’ effettuati dal singolo soggetto di volta in volta interessato”. Per questo, secondo Palazzo Chigi, la norma è incostituzionale, “per violazione” dell’articolo 122 della Costituzione (inerente l’elezione del presidente della Giunta regionale) e “per contrasto” con i principi sanciti dagli articoli 3 e 51 (‘uguaglianza e ragionevolezza’ e ‘uguaglianza nell’accesso alle cariche elettive’) della Costituzione. In udienza alla Consulta, interverranno per la presidenza del Consiglio gli avvocati dello Stato Ruggero Di Martino ed Eugenio De Bonis, mentre per la Regione Campania ci saranno gli avvocati Giandomenico Falcon, Aristide Police e Marcello Cecchetti. Relatore della causa è il giudice costituzionale Giovanni Pitruzzella. (AGI)
OLL