AGI – A 12 anni dal terremoto in Abruzzo, la pandemia ha impedito, per il secondo anno consecutivo, la tradizionale fiaccolata della memoria. La sostituiscono le fiammelle delle candele poste sui davanzali delle abitazioni, non solo all’Aquila ma in tutta Italia per unire il dolore e il ricordo per le 309 vittime del sisma alle più recenti perdite dovute al Covid: 160 solo nel capoluogo abruzzese dall’inizio dell’emergenza sanitaria.
Il fascio di luce azzurra di sei fari proiettato verso l’alto e l’accensione del braciere sono divenuti i nuovi segni distintivi della commemorazione del 6 aprile, cui si sono aggiunti i dolorosi 309 rintocchi di campana e la lettura dei nomi delle vittime.
Ieri nella chiesa di Santa Maria del Suffragio si è svolta la celebrazione liturgica officiata dall’arcivescovo, cardinale Giuseppe Petrocchi. Subito dopo il sindaco Pierluigi Biondi, con la prefetta, Cinzia Torraco, il cardinale e il parlamentare Gaetano Quagliariello hanno reso omaggio alle vittime del terremoto nella Cappella della memoria situata nella chiesa. Un vigile del fuoco ha poi acceso un simbolico braciere. Presente anche il sindaco di Cugnoli, Lanfranco Chiola, in rappresentanza dei Comuni del Cratere.
Il parco della memoria di piazzale Paoli non è stato inserito nel programma delle iniziative in quanto l’amministrazione, aderendo alla richiesta dei familiari delle vittime, intende aspettare di superare l’emergenza Covid per donare il nuovo spazio al ricordo collettivo.
“Credo sia giusto rivolgere il nostro pensiero anche agli operai italiani e stranieri che hanno contributo con il loro lavoro a fare dell’Aquila una città più sicura e ancora più bella”, ha detto il sindaco dell’Aquila. “E voglio pensare che il Parco della memoria possa dare spazio anche al ricordo degli operai vittime nei cantieri della ricostruzione, come il lavoratore rumeno e il lavoratore macedone, travolti e uccisi dal crollo di un edificio a San Pio delle Camere”.
Oggi, sindaco, prefetta e arcivescovo parteciperanno alla cerimonia commemorativa organizzata nella Scuola ispettori e sovrintendenti della Guardia di finanza alla presenza del comandante della Scuola, generale di divisione Cristiano Zaccagnini.
Successivamente Biondi, la prefetta, l’arcivescovo, il presidente della Regione, Marco Marsilio, il presidente del consiglio comunale dell’Aquila, Roberto Tinari, un rappresentante dei Comitati dei familiari delle vittime e il sindaco di Villa Sant’Angelo, Domenico Nardis, in rappresentanza dei Comuni del cratere, si ritroveranno davanti al sito della Casa dello Studente, in via XX Settembre, dove nella notte di 12 anni fa morirono otto universitari.
Per l’intera giornata è stato proclamato il lutto cittadino. È stata disposta l’esposizione a mezz’asta delle bandiere situate sugli edifici pubblici.
Source: agi