Telegram: violazione copyright, giudice spagnolo ordina chiusura


Un giudice spagnolo ha ordinato la sospensione temporanea nel Paese del servizio di messaggistica Telegram perché non ha ricevuto i dati richiesti nell’ambito di un’indagine su alcuni account accusati di violare i diritti di proprietà intellettuale. Nella sua ordinanza, il giudice Santiago Pedraz, membro della Corte nazionale, ha concesso un termine di tre ore agli operatori di telecomunicazioni e di accesso a Internet operanti in Spagna per effettuare “la sospensione temporanea delle risorse legate a Telegram”, una volta informati della sua decisione.
L’indagine è stata aperta dopo una denuncia presentata da società audiovisive spagnole secondo cui alcuni account Telegram trasmettevano contenuti che violavano il copyright.
Nella sua richiesta, il giudice ha chiesto alle autorità delle Isole Vergini – dove ha sede la società cui fa capo la piattaforma di messaggistica – di chiedere a Telegram di fornire “alcuni dati tecnici che identificherebbero i proprietari” di questi account, ma non ha ricevuto risposta.
“La mancanza di collaborazione da parte delle autorità delle Isole Vergini, a cui viene chiesto di comunicare solo con i responsabili di Telegram, significa che devono essere adottate misure precauzionali”, sostiene il giudice.
Questa sentenza è stata criticata da associazioni di consumatori come Facua, che hanno messo in guardia dal “danno enorme” che questa sospensione potrebbe causare “ai milioni di utenti di questa applicazione”. “È come se chiudessero Internet perché ci sono siti che ospitano illegalmente contenuti protetti dal diritto d’autore”, ha lamentato il suo segretario generale, Ruben Sanchez. Telegram, che afferma di contare circa 700 milioni di utenti in tutto il mondo, è già stata temporaneamente sospesa in altri paesi, tra cui il Brasile, l’anno scorso, per non aver fornito informazioni alle autorità, nel caso di gruppi neonazisti attivi sulla piattaforma. (AGI)
RED