1941, Monaco di Baviera, carcere di Stadelheim, cella di massima sicurezza. Sono le ultime ore di Leo Kaufmann, ebreo tedesco condannato a morte per aver commesso il reato di “inquinamento razziale”. Nonostante si sia sempre dichiarato innocente, la Corte speciale di Norimberga ha infatti stabilito l’esistenza di una relazione di carattere sessuale tra l’anziano ebreo e la poco più che ventenne “ariana” Irene Seidel. Leo vuole mandare un ultimo messaggio a Irene e lo fa con una lunga conversazione-confessione al cappellano del carcere.
Si snoda sul doppio filo della storia e dei sentimenti il debutto teatrale di “Il caso Kaufmann”, tratto dal libro di Giovanni Grasso, con la regia di Piero Maccarinelli e l’interpretazione di Franco Branciaroli e Viola Graziosi, che daranno corpo e voce sul palco a Leo e Irene.
La storia, vera, del ricco commerciante e presidente della comunità ebraica di Norimberga Leo Kaufmann si snoda parallela a quella degli ebrei tedeschi. Una storia che presto sarà quella di un’intero continente, l’Europa piagata dalla guerra e percorsa in ogni paese da ondate di antisemitismo. Kaufmann diviene vittima di calunnie, oggetto di delazione basata su prove costruite ad arte in cui l’affetto di un anziano per la giovane figlia di un amico, “ariana”, diventa nella Germania nazista una “orrenda seduzione contro natura”. Ma il processo sta per concludersi con il proscioglimento di Leo, perché un giudice onesto lo ritiene non colpevole per mancanza di prove e tutto pare avviarsi verso un semplice caso di malagiustizia preso per i capelli. Ma ecco che nella vita ‘normale’ irrompe la storia: la Corte Speciale assume il caso e decide che va dato un segnale, il diritto viene piegato alla causa nazista, si ‘rispolverano’ le Leggi dell’Onore e del Sangue del 1935 e l’uomo viene condannato all’impiccagione mentre la donna dovrà scontare quattro anni di prigione per falsa testimonianza. E’ la banalità del male che si fa vita vissuta.
Dopo aver vinto il Premio Cortina d’Ampezzo per la narrativa italiana e il Premio Capalbio per il romanzo storico, il libro di Grasso è diventato piece teatrale e l’opera debutterà a Brescia martedì 17 ottobre per cominciare una tournée che toccherà Roma (Teatro Parioli dal 24 al 29 ottobre), Torino (Teatro carmignano dal 31 ottobre al 5 novembre) e Verona (Teatro Nuovo dal 7 al 12 novembre). (AGI)