Teatro: associazione M.Costanzo, progetto reinserimento detenuti


Non poteva che partire dal Teatro Parioli di Roma, la “casa” di Maurizio Costanzo, il primo progetto della neonata “Associazione Maurizio Costanzo”, realtà benefica in memoria dell’indimenticato protagonista del teatro, e anche della tv, del nostro tempo. Il battesimo questa mattina, nel corso di un incontro, e c’è l’istituzione del “Premio Teatrale Maurizio Costanzo”, un progetto di speranza e rinascita dedicato a una realtà che è sempre stata molto a cuore al grande giornalista: quella delle carceri. Il progetto è stato ufficializzato dalla firma del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove. Il Premio offre ai detenuti la possibilità di esprimersi attraverso l’arte e la creatività teatrale. Gli obiettivi sono favorire il reinserimento sociale dei carcerati offrendo loro un’opportunità concreta di crescita personale e professionale e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della riabilitazione e del reinserimento sociale dei detenuti. “Abbiamo pensato di intitolare un premio alla figura di Maurizio Costanzo perché sappiamo – dicono i soci fondatori – quanto era importante per lui, non solo il teatro ma anche la possibilità che arrivasse a tutti, nessuno escluso, a maggior ragione, in carcere. Maurizio Costanzo ha sempre pensato che la scrittura teatrale, giornalistica, ma anche narrativa sia per il cinema sia per la televisione, è un modo per conoscere sé stessi, serve a fare ordine nel caos interiore con cui tutti noi dobbiamo fare i conti, non solo chi deve farli con la legge”. Soci fondatori sono i tre figli dell’autore teatrale e televisivo e giornalista, Camilla, Gabriele e Saverio Costanzo, con Giorgio Assumma, Lorenzo Ghione, Francesca Assumma, Fabio De Palo e Valentino Tocco. Socio onorario è il Teatro Parioli – Costanzo. Il premio sarà aperto a tutte le istituzioni carcerarie italiane che aderiranno all’iniziativa. Ogni struttura potrà presentare uno o più spettacoli, realizzati dagli stessi detenuti, sotto la supervisione di insegnanti di teatro o operatori culturali. Il testo presentato deve essere un’opera originale, mai rappresentata in precedenza al di fuori del contesto carcerario. I lavori saranno valutati da una giuria presieduta da Pino Strabioli e composta da esperti del settore teatrale, giornalistico e culturale quali la scrittrice, giornalista e sceneggiatrice Camilla Costanzo, l’attore e regista Valerio Mastandrea, la presidente dell’Associazione “Voglia di Teatro” (fondata da Costanzo), Brunilde Di Giovanni, e il giornalista editorialista del Corriere della Sera Paolo Conti. I criteri di valutazione terranno conto dell’originalità, della qualità artistica, della capacità interpretativa, nonché della coerenza con i valori di solidarietà, integrazione e rispetto reciproco. Il testo teatrale che verrà selezionato diventerà uno spettacolo teatrale che verrà rappresentato in un importante teatro italiano o all’interno del carcere stesso. La compagnia vincitrice avrà l’opportunità di rappresentare il proprio testo il 20 maggio 2025 al Teatro Parioli Costanzo a Roma e nella circostanza vedrà la partecipazione di ospiti illustri del mondo del teatro e della cultura. Le compagnie teatrali interessate devono inviare il testo teatrale in formato digitale entro e non oltre il 14 febbraio 2025 all’indirizzo mail associazionemauriziocostanzo@gmail.com con oggetto “Candidatura Premio Teatrale Maurizio Costanzo”. Ogni testo deve essere accompagnato da una breve descrizione della compagnia teatrale e delle attività svolte all’interno della struttura carceraria, nonché dai contatti di un referente. Il vincitore sarà annunciato entro il prossimo 30 aprile. La comunicazione avverrà tramite email e sarà pubblicata sul sito ufficiale dell’evento. Per ulteriori informazioni e chiarimenti, è possibile contattare l’organizzazione all’indirizzo email associazionemauriziocostanzo@gmail.com.
L’Associazione Maurizio Costanzo, nasce da un’idea dei tre figli Camilla, Saverio e Gabriele, insieme ad alcuni degli amici e collaboratori più stretti di Costanzo e rispecchia i valori e l’impegno civile che hanno caratterizzato la vita e la carriera del grande giornalista e conduttore, con un’attenzione particolare ai temi del sociale e dei diritti civili. Sede dell’Associazione è il Teatro Parioli-Costanzo, dove è stato fedelmente ricostruito lo studio di Maurizio, con i suoi oggetti personali, cimeli, stampe, grafiche, premi, foto, tartarughe ed altro ancora. Le principali attività dell’Associazione includono l’organizzazione e promozione di iniziative sociali con progetti che favoriscono l’inclusione, il rispetto dei diritti umani e la solidarietà e con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili. Attraverso campagne di sensibilizzazione, convegni e attività educative, l’’impegno – è stato sottolineato oggi – è quello per la difesa e la promozione dei diritti civili, per contribuire a una società più giusta e inclusiva. Un altro obiettivo è quello della conservazione e diffusione del patrimonio culturale legato a Maurizio Costanzo, diffondendone l’opera attraverso pubblicazioni, eventi, documentari, mostre. Grazie alla digitalizzazione del suo sterminato archivio personale si mira a rendere tutti i suoi contributi facilmente accessibili al pubblico e alle future generazioni. Infine c’è l’aspetto squisitamente formativo ed educativo con l’organizzazione di corsi, workshop e seminari dedicati alla comunicazione, al giornalismo e alle arti dello spettacolo, ispirati al modus operandi di Maurizio Costanzo. (AGI)