Di Antonio Riccobono
6 Maggio 1906, fu proprio questa la data e l’anno nella quale si è svolta la prima edizione della Targa Florio in Sicilia da un idea di un nobile Vincenzo Florio, da quel momento in poi questa manifestazione è entrata nella storia della Sicilia.
La prima corsa del 1906 prese il via da Buonfornello ( Palermo), per poi salire sui monti Siciliani tra Cerda, Caltavuturo, Petralia e Collesano, concludendosi a Campofelice Di Roccella.
Prima edizione vinta dal torinese Alessandro Cagno detto “Sandrin” concludendo il tragitto in poco più di 9 ore con la velocità di 47 km/h, al secondo posto Ettore Graziani, e terzo classificato il francese Paul Bablot.
I Florio, una delle famiglie più ricche di Palermo, da sempre appassionata di automobili, gioielli e oggetti del desiderio dei più facoltosi uomini dell’epoca.
Nel 1906, questa manifestazione fu accolta con molto stupore, visto che la maggior parte di loro non ne aveva mai vista una, il fascino di queste corse attirò piloti di fama sempre più elevata, con i costruttori che con le gare testarono la resistenza delle loro auto.
Finire la gara era considerata un’impresa al di là di quello che poteva essere il risultato finale .
Tra le date più importanti della Targa troviamo gli anni che vanno dal 1955 al 1978, accogliendo importanti piloti automobilistici e vetture da sogno come la
“ Ferrari 330P4”, le Alfa e la Porsche.
Tra i più amati dal pubblico siciliano c’è certamente Nino Vaccarella, Palermitano nato nel 1933 e morto nel settembre del 2021 detto “ Preside Volante” per la sua professione da dirigente scolastico vinse tre volte la Florio nel 1965, 1971 e 1975, Ninni questa passione la trasmette anche a suo figlio Giovanni, che è stato costretto a interrompere la sua carriera in seguito a un tragico incidente proprio avvenuto durante una corsa nel 1993, incidente che lo costrinse a restare paralizzato su una sedia a rotelle.
La Targa Florio appunto ha dovuto fare i conti anche con incidenti e morti tragiche come quella in particolare del Conte Giulio Mosetti, nato nel 1894 in provincia di Firenze, morto il 25 Aprile 1926 a Caltavuturo nel corso del primo giro della gara.
Dispone anche dei suoi musei la Targa Florio , uno lo troviamo a Collesano
( Riconosciuto dall’ ACI), dove si trovano foto, trofei, tute di piloti e parti di vetture storiche, classifiche delle gare e tanto materiale che ci fa rivivere i fantastici momenti di questa bellissima manifestazione.
A cura di alcuni privati sono stati realizzati altri tre musei Cerda, Campofelice, e Termini Imerese.
Tra i piloti che hanno vinto la targa , per due anni consecutivamente troviamo per citarne alcuni il Conte Giulio Mosetti che la vinse nel 1921 con la marca Fiat e nel 1922 con la scuderia tedesca della Mercedes.
Nel 1928 e 29 il francese Albert Divo entrambi con la Bugatti, Tazio Nuvolari nel 1931 e 32 con la Alfa Romeo Luigi Villoresi che la vinse nel 1939 e 40.
Manifestazione che ha visto prevalere vincitori automobilisti italiani, e anche nel 2023 non ha mai perso il suo fascino che continua a emozionare centinaia di migliaia di spettatori e che continuerà a vivere nel cuore di molti appassionati siciliani e non solo.