Scopri come MOXIE ha reso possibile l’estrazione di ossigeno su Marte e quali opportunità offre per il futuro
La NASA ha raggiunto un traguardo straordinario nella sua missione di esplorazione di Marte, grazie all’esperimento MOXIE (Mars Oxygen In-Situ Resource Utilization Experiment). Questo esperimento, condotto sul pianeta rosso dal rover Perseverance, ha dimostrato che è possibile estrarre ossigeno dalla sottile atmosfera marziana, aprendo la strada a una serie di opportunità rivoluzionarie per la futura esplorazione dello spazio.
La scoperta della NASA
Dopo poco più di due anni di operazioni, MOXIE è riuscito a produrre un incredibile totale di oltre 100 grammi di ossigeno su Marte. Questo risultato è stato ottenuto attraverso un processo innovativo che separa gli atomi di ossigeno dalle molecole di anidride carbonica, di cui è composta per il 96% l’atmosfera marziana. Il risultato è l’ottenimento di ossigeno puro e monossido di carbonio come sottoprodotto.
Questo successo è stato preceduto da un importante traguardo nel 2021, quando il rover Perseverance estrasse inizialmente 5 grammi di ossigeno dall’atmosfera di Marte. Da allora, il team di ricerca della NASA ha lavorato instancabilmente per perfezionare questa tecnologia e migliorarne le prestazioni.
L’unità MOXIE è un piccolo ma potente apparecchio che ha dimostrato di essere in grado di produrre ossigeno in modo efficiente. La sua massima efficienza ha raggiunto la produzione di 12 grammi di ossigeno all’ora, il doppio degli obiettivi originali stabiliti dalla NASA per questo strumento. Inoltre, la purezza dell’ossigeno prodotto è stata costantemente superiore al 98%.
I viaggi nel futuro tra la Terra e Marte
La scoperta apre la strada a un futuro entusiasmante nell’esplorazione spaziale. L’ossigeno estratto su Marte può avere molteplici applicazioni cruciali per le missioni umane future. Innanzitutto, può essere utilizzato come aria respirabile per gli astronauti, permettendo loro di sopravvivere e lavorare in modo più autonomo sulla superficie del pianeta rosso. In secondo luogo, può essere utilizzato come propellente per razzi, consentendo viaggi più efficienti tra la Terra e Marte.
Le parole di Pam Melroy, che ricopre l’importante ruolo di vice amministratore presso la NASA, risuonano con grande rilevanza. Nel suo intervento, ha enfatizzato quanto sia cruciale lo sviluppo di tecnologie in grado di sfruttare le risorse presenti sulla Luna e su Marte. Questo passo è fondamentale per la costruzione di una presenza sostenibile sulla Luna a lungo termine, per la creazione di una robusta economia spaziale lunare e, infine, per la realizzazione di una storica campagna di esplorazione umana su Marte.
MOXIE ha anche dimostrato la sua resistenza e affidabilità, essendo stato utilizzato in una varietà di condizioni durante un intero anno marziano. Questo ha permesso agli sviluppatori dello strumento di apprendere molte informazioni preziose sulla tecnologia e di continuare a migliorarla per missioni future.
La scoperta dell’ossigeno su Marte attraverso l’esperimento MOXIE rappresenta dunque un passo significativo nell’esplorazione spaziale umana. Questo risultato apre nuove possibilità per l’umanità nell’avventura di esplorare il sistema solare e oltre, e dimostra ancora una volta la straordinaria capacità della NASA di innovare e raggiungere traguardi straordinari.
Fonte: https://www.supereva.it/ – di Stefania Cicirello