AGI – La Cina e gli Usa sono d’accordo sull’ultima bozza della dichiarazione finale, anche se Pechino chiede “piccole modifiche”, l’Ue ha implorato i delegati di approvarla e l’Australia l’ha accettata. Il vertice della Cop26 sembra avviarsi verso l’intesa nonostante alcune problematiche non risolte.
Innanzitutto quella relativa agli aiuti ai Paesi poveri e quella che riguarda l’uso dei combustibili fossili. Le pressioni della Cina, dell’India e del Sudafrica per evitare la cancellazione graduale delle sovvenzioni ai combustibili fossili e l’uso del carbone hanno segnato la plenaria conclusiva in corso a Glasgow.
“Credo che questo negoziato sia buono”, ha detto l’inviato Usa per il clima, John Kerry, rivolgendosi ai delegati. “Abbiamo una dichiarazione buona, forte”, ha aggiunto Kerry, sottolineando che “è un passo avanti molto importante, che va nella direzione giusta”.
“Spero quindi che questo testo sia ratificato, che lo accettiamo”, ha proseguito. Il testo (della bozza della dichiarazione finale, ndr) non è ancora perfetto, ma non abbiamo l’intenzione di ridiscuterlo un’altra volta”, ha affermato il negoziatore cinese alla Cop26 di Glasgow, Zhao Yingmin, aggiungendo che servono solo piccole modifiche.
“Vi imploro: accettate questo testo, non uccidete questo momento” è stato invece l’accorato appello fatto dal vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans. “Mi chiedo se ci sia il rischio di inciampare un paio di metri prima del traguardo”, ha aggiunto il negoziatore dell’Ue.
L’India ha da parte sua difeso il “diritto” dei Paesi in via di sviluppo di emettere gas serra evidenziando che non si può chiedere loro di rinunciare a carbone e idrocarburi.
I Paesi in via di sviluppo come l’India, ha affermato il ministro dell’Ambiente, vogliono avere la loro “quota equa del bilancio globale” di anidride carbonica e continuare il loro “uso responsabile” dei combustibili fossili.
E dinanzi ai quasi 200 delegati riuniti da 14 giorni per trovare un accordo che acceleri la lotta contro il cambiamento climatico, ha detto che quest’ultimo è “causato dagli stili di vita insostenibili e dai modelli di consumo dispendiosi” dei Paesi ricchi.
“In questo contesto, come ci si può aspettare che i Paesi in via di sviluppo facciano la promessa di eliminare i sussidi al carbone e ai combustibili fossili?”, ha osservato, evocando la possibilità che “il consenso rimanga illusorio”.
Il presidente della conferenza, Alok Sharma, ha lanciato un appello ai delegati ad accettare la bozza della dichiarazione diffusa oggi osservando che è “equilibrata” e che è un passo avanti “per tutti”.
“Tutti hanno potuto esprimersi e mi auguro che i miei colleghi apprezzeranno quello che è stato messo sul tavolo”, ha affermato Sharma.
“La mia intenzione è che chiudiamo la Cop oggi pomeriggio”, ha aggiunto Sharma con tono fermo e osservando che “questo è il momento della verità per il pianeta”.
In un tweet l’attivista Greta Thunberg ha invece affermato che con una operazione di comunicazione si tenterà di presentare la chiusura della Cop26 come “buona”, un vertice nel quale sono stati fatti “progressi” e un “passo nella direzione giusta”.
Source: agi