Sui cieli degi Usa la guerra del 5G


AGI – Ancora nessuna via d’uscita definitiva per la guerra tra 5G e aviazione nei cieli statunitensi. I problemi per gli aerei negli Stati Uniti, scaturiti dall’attivazione del nuovo servizio wireless 5G, sembrano lentamente diradarsi, ma diversi voli sembrano destinanti a incontrare ancora molte turbolenze su loro percorso.

Una soluzione permanente di quello che è apparso come un serio problema di coordinamento tra governo federale, compagnie aeree e società di telecomunicazioni è ancora di là da venire.

Tutto nasce dall’autorizzazione all’attivazione del servizio 5G in banda C negli Usa da parte di AT&T e Verizon Communications. Attivazione che secondo diverse compagnie aeree e la Federal Aviation Administration (Faa), l’autorità federale per l’aviazione civile, avrebbe potuto comportare interferenze con le apparecchiature di bordo, in particolare con i radioaltimetri, necessari per operazioni in condizioni di scarsa visibilità.

I radioaltimetri devono fornire dati chiari sull’altezza dal suolo durante l’avvicinamento per aiutare con gli atterraggi automatizzati e anche verificare che un jet sia atterrato prima di consentire la spinta inversa.

Come conseguenza delle preoccupazioni dei vettori aerei e delle pressioni dell’amministrazione Biden, AT&T e Verizon hanno per due volte accettato di rinviare l’attivazione del servizio in 5G, posticipandone il lancio, prima fino al 5 gennaio e poi fino al 19.

Nello stesso tempo hanno accettato di adottare alcune misure per ridurre le eventuali interferenze, acconsentito che la Faa indicasse 50 aeroporti coperti da una zona cuscinetto senza 5G, e infine accettato di rinviare nuovamente l’accensione delle torri 5G vicino a tutti i principali aeroporti Usa.

Ciononostante il problema continua a sussistere. La decisione di martedì di AT&T e Verizon Communications di ritardare l’accensione di nuove antenne di telecomunicazioni vicino agli aeroporti chiave negli USA, poche ore prima de lancio del servizio 5G negli Stati Uniti, è arrivata troppo tardi per evitare un’ondata di cancellazioni.

Gran parte dei problemi iniziali ha colpito il Boeing 777, per decenni un cavallo di battaglia dei viaggi aerei a lunga distanza. La Emirates di Dubai, uno dei più grandi vettori passeggeri del mondo e uno dei più grandi operatori di 777, ha sospeso all’ultimo minuto, in relazione all’attivazione del servizio 5G, nove destinazioni statunitensi.

Il presidente di lunga data della compagnia aerea, Tim Clark, ha detto alla “CNN” di non essere stato a conoscenza dell’entità dei problemi di sicurezza fino a martedì definendo la situazione “uno degli episodi più delinquenziali e assolutamente irresponsabili” della sua carriera.

La United Airlines, al contrario, ha affermato che prevedeva solo “piccole interruzioni” a causa della situazione del 5G per come strutturatasi al 19 gennaio. Vettori da diverse parti del mondo come Asia e Medio Oriente hanno cancellato voli per gli Stati Uniti o cambiato aereo all’ultimo minuto martedì e mercoledì, interrompendo il viaggio di migliaia di passeggeri, per problemi di sicurezza causati dall’implementazione del 5G.

Ma i vettori giapponesi hanno poi dichiarato mercoledì che avrebbero ripristinato i voli cancellati e le compagnie aeree statunitensi hanno affermato che migliaia di aerei operavano normalmente dopo che i due vettori di telecomunicazioni avevano accettato di ritardare il lancio negli aeroporti chiave.

La Federal Aviation Administration ha affermato di star lavorando con tutte le parti interessate a soluzioni permanenti che permettano di risolvere tutte le questioni ancora sul tavolo.

Source: agi