Su Palermo piovono disastri e accuse. La procura apre un'inchiesta


AGI – L’inchiesta è aperta. Il sostituto procuratore della Repubblica, Salvatore Leopardi, ha firmato un fascicolo conoscitivo sulla alluvione che il pomeriggio di mercoledì ha devastato Palermo, stravolta da un fiume di acqua, fango, tonnellate di detriti e centinaia di auto. Il magistrato è in contatto con le forze dell’ordine presenti sui luoghi degli allagamenti. Numerose le testimonianze di residenti e nuclei familiari strappati alla furia dell’acqua.

L’inchiesta è coordinata dal pool guidato dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni e, per valutare eventuali inadempienze da parte della pubblica amministrazione, potrebbe essere estesa al gruppo coordinato dal procuratore aggiunto Sergio Demontis. La città è stata in balia del violento nubifragio dalle 16 alle 18.45 e subito sono scattate le operazioni di soccorso e ricerca dopo la notizia di due persone disperse nel sottopasso di viale Leonardo da Vinci.

Gli interventi dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine – i quali hanno a lungo ripetuto che non esistono vittime accertate – non si sono mai fermati lungo l’arteria principale cittadina, viale Regione siciliana, che è stata chiusa. Una Palermo ancora sotto choc, alle prese con la conta dei danni e dei suoi punti clamorosamente deboli, più fragile, e in tilt. 

E’ stato dimesso, intanto, dall’ospedale di “Villa Sofia” l’unico minorenne ricoverato per ipotermia. Quindici le famiglie evacuate e alloggiate a spese del Comune in strutture individuate a questo scopo.  Restano le polemiche. Per il sindaco Leoluca Orlando, bersaglio degli attacchi di Matteo Salvini, “è evidente che il sistema di Protezione civile regionale non è affidabile rispetto a eventi come quello di ieri. Non vi è stata alcuna allerta, anzi alle 16.25 la Protezione civile regionale dava segnale verde in miglioramento”.

Dal 2014 in poi, incalza, “c’è stata una operazione di spoliazione delle competenze in materia di protezione civile e dissesto idrogeologico. Su queste materie dal 2014, prima con Crocetta e oggi con Nello Musumeci, nonostante le nostre proteste, il Comune di Palermo non ha alcuna competenza”.  Il primo cittadino annuncia un esposto alla procura della Repubblica “per accertare l’ipotesi di omissione e abuso d’ufficio, e anche alla Corte dei conti”. Poi Orlando risponde al leader della Lega: “Abbiamo bisogno di tutto tranne che di sciacallaggio. Chiedo rispetto per lo stato di sofferenza della nostra città che sono da attribuire anche alla responsabilità del presidente della Regione che credo sia sostenuto dall’onorevole Salvini”.

Per la Protezione civile regionale si è trattato di “un evento imprevedibile”. “Le tre ore di pioggia hanno prodotto oltre 100 millimetri di acqua, a conferma che si è trattata di una bomba d’acqua, di un evento che ha prodotto sui sottopassi un accumulo di acqua eccezionale. L’allerta era verde da Bagheria verso Trapani e gialla da Bagheria verso Messina”, aggiunge il direttore generale Salvo Cocina.

“Vicina alla città così gravemente colpita da questa calamità”, si è detta la titolare del Viminale, Luciana Lamorgese, che ha ringraziato “le donne e gli uomini impegnati senza sosta nelle attività di soccorso”. Ma per il ministro alle Politiche agricole, Teresa Bellanova, ora “servono misure efficaci per la gestione delle emergenze e politiche capaci di assicurare sviluppo sostenibile e tutela dei territori”. 

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Fonte: cronaca agi