Studio, in Europa da l970 almeno 113 innocenti in carcere


L’avvocato penalista olandese Geert-Jan Knoops, noto per aver difeso persone condannate ingiustamente in Olanda, ha sottolineato l’importanza del progetto Eurex nel fornire una “visione più approfondita” delle condanne ingiuste in Europa, una questione che, a suo dire, viene discussa in modo molto più trasparente negli Stati Uniti.
L’avvocato ha avvertito che il fatto che il numero di errori sia inferiore in Europa è dovuto al fatto che gli Stati Uniti prestano maggiore attenzione alle condanne errate e sono più attivi nell’indagare su eventuali errori. Ha inoltre espresso la preoccupazione che le cifre rilevate finora siano solo la “punta dell’iceberg” della situazione reale e ritiene che “i requisiti per una revisione” della sentenza dovrebbero essere ridotti, poiché le condizioni per richiedere la riapertura dei casi sono spesso molto rigide.
Knoops propone di istituire un’organizzazione europea che indaghi sui fattori comuni di questi errori, per evitare incidenti futuri, mentre l’europarlamentare olandese Lilian Helder del partito degli agricoltori BBB promette di portare la questione davanti al parlamento olandese, cercando di ampliare il dibattito. Almeno 113 persone sono state condannate ingiustamente al carcere in Europa dal 1970, secondo una nuova piattaforma che raccoglie dati sugli errori giudiziari, nota come Registro Europeo delle Scuse (Eurex), che ritiene che questa cifra sia solo “la punta dell’iceberg”. Ciò significa che i 113 accusati ingiustamente hanno totalizzato più di 800 anni di carcere senza alcuna ragione, hanno dichiarato i ricercatori delle università di Leiden e Maastricht, entrambe in Olanda, al programma The Crime Bureau di Omroep WNL.
L’iniziativa internazionale Eurex, uno studio senza precedenti a livello europeo, cerca di far luce sulla frequenza degli errori giudiziari che si verificano in Europa e le informazioni pubblicate venerdì sono una prima analisi dei dati relativi agli errori accertati dal 1970 in 16 Paesi europei.
Secondo l’analisi, le false confessioni hanno giocato un ruolo importante nel 33% dei casi studiati, mentre le testimonianze errate hanno indotto il 29% degli errori. Nei Paesi Bassi, ad esempio, i ricercatori hanno riscontrato 12 errori giudiziari che hanno portato all’assoluzione di 14 persone. (AGI)
ANT