Strage Bologna: Bellini, Corte risenta mia ex moglie


“Ci sono troppe cose che non vanno e che sono da chiarire, perciò rinnovo alla Corte la richiesta di chiamare Bonini Maurizia e risentirla perché sono sicuro che messa di fronte all’evidenza delle mie dichiarazioni, e sotto giuramento, dirà la verità. Ora concludo perché non mi sento neanche bene”. Così l’ex di Avanguardia Nazionale, Paolo Bellini, concludendo le sue dichiarazioni spontanee, durate quasi tre ore, davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Bologna, nell’ambito del processo che lo vede imputato per concorso nella strage di Bologna del 2 agosto 1980. Bellini ha dunque chiesto di far testimoniare l’ex moglie.
“Spero che la Corte giudichi senza pregiudizi – ha concluso – vi chiedo il reset, di resettare il cervello, da quanto avete letto su stampa e libri – ultimamente ne stanno uscendo che fanno paura – visto in tv, e studiato. Che Dio vi benedica”. Concluso il discorso di Bellini, la Corte si è ritirata in camera di consiglio per la sentenza, prevista nel pomeriggio. Bellini, attualmente detenuto dopo l’arresto di un anno fa, ha fatto sapere che non assisterà in presenza alla sentenza, “perché devo sostenere degli interrogatori e devo prendere un farmaco”. (AGI)